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Conciliazione vita/lavoro, parità di genere, sostenibilità ambientale, efficienza strategica, digitalizzazione ed innovazione tecnologica. Su questi temi, rappresentanti del settore pubblico e privato si sono confrontati il 28 settembre 2023 in occasione della Giornata del Lavoro Agile (GLA) di Roma, nella Sala Igea dell’Istituto Treccani.

La GLA, dal titolo “Verso una PA smart e inclusiva: lavoro agile e parità di genere”, ha rappresentato l’evento conclusivo del progetto “Lavoro agile per il futuro della PA”, promosso dal Dipartimento per le pari opportunità e finanziato dal PON Governance e capacità istituzionale 2014/2020.

“Il lavoro agile – ha affermato la Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, nel messaggio condiviso in apertura dalla Cons. Laura Menicucci, Capo del Dipartimento per le pari opportunità, e indirizzato ai partecipanti alla Giornata – è uno strumento organizzativo che, se correttamente utilizzato, presenta enormi potenzialità sotto diversi profili, tra i quali quelli connessi alla conciliazione vita/lavoro, alla promozione dell’empowerment femminile e al sostegno delle scelte di genitorialità”.

Dagli interventi dei relatori è emerso un diffuso consenso intorno alla potenzialità del lavoro agile quale strumento in grado di rivoluzionare il lavoro per migliorare la performance nelle organizzazioni e il benessere dei lavoratori.

Durante l’evento sono stati inoltre presentati i risultati della survey realizzata nell’ambito del progetto e cha ha coinvolto circa 6300 dipendenti delle amministrazioni pubbliche che hanno aderito all’iniziativa progettuale. L’indagine è stata focalizzata sull’impatto del lavoro agile sulla vita personale e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori delle PA e sugli effetti in termini di benessere e crescita personale, vita privata e mobilità.

Le conclusioni della giornata sono state a cura del Capo del Dipartimento per le pari opportunità, la quale ha definito il lavoro agile fattore abilitante integrato in un percorso di evoluzione organizzativa della PA, che mette sullo stesso piano donne e uomini, efficienza e visione strategica, nuovo ruolo della dirigenza ed attrattività del lavoro pubblico.

Download delle presentazioni dei relatori

I risultati conclusivi della survey - Dott.ssa Patrizia di Santo, CEO Studio Come 

GLA RM_28_09_23_Studio Come

Dott. Daniele Lunetta – Dirigente Divisione IV – Direzione Politiche del personale e dell’innovazione organizzativa, Ministero del lavoro e delle politiche sociali

2023-09-28_MLPS_Lavoro Agile per il futuro della PA_v0.4

Dott. Claudio Granada – Direttore Human Capital, ENI

ENI Una PA smart e inclusiva-lavoro agile e parità di genere-28 settembre 2023

Dott.ssa Arianna Visentini – Presidente e CEO Variazioni

Visentini 28 settembre 2023 Giornata lavoro agile.pptx (1)

 

Per rivedere la registrazione della Giornata del Lavoro Agile di Roma 28 settembre 2023

Facebook

https://www.facebook.com/lavoroagilePA/videos/1047857159575500?locale=it_IT

Youtube

https://www.youtube.com/watch?v=jYoDDBbYtYg

 

 

La Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, On. Eugenia Maria Roccella aprirà la Giornata del Lavoro Agile di Roma, evento conclusivo del progetto “Lavoro agile per il futuro della PA” – Pratiche innovative per la conciliazione vita-lavoro” cofinanziato dal PON Governance e capacità istituzionale 2014-2020, attuato dal Dipartimento per le pari opportunità.

L’evento da titolo “Verso una PA smart e inclusiva: lavoro agile e parità di genere” si svolgerà il 28 settembre 2023 presso la Sala Igea dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani in Piazza dell’Enciclopedia italiana, 4.

Previsti interventi di rappresentanti del Dipartimento per le pari opportunità e del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, nonché di alcune amministrazioni beneficiarie del progetto e del settore privato. Le conclusioni della giornata saranno a cura del Capo Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, Cons. Laura Menicucci. Modererà la giornalista Monica D’Ascenzo de Il Sole 24 Ore. 

Obiettivo dell’evento: sensibilizzare amministratrici/ori, imprenditrici/ori, lavoratrici/ori e cittadine/i sulle opportunità offerte dal lavoro agile e condividere i principali risultati raggiunti. 

L’evento rappresenta un importante momento di confronto sul tema del lavoro agile quale strumento di innovazione organizzativa, sviluppo locale e conciliazione vita/lavoro; l’incontro sarà l’occasione per presentare i risultati della survey conclusiva somministrata alle lavoratrici e lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche che hanno aderito al progetto e alle/ai loro responsabili con l’obiettivo di approfondire l’utilizzo dello smart working nella PA e il profilo dei lavoratrici e lavoratori agili nella fase del cosiddetto “new normal”.

L’iniziativa prevede il coinvolgimento degli stakeholder attivi sul tema del lavoro agile quali pubbliche amministrazioni centrali e regionali beneficiarie del progetto, enti locali presenti sul territorio, nonché imprese pubbliche e private e rappresenta una occasione per mettere a fattor comune le esperienze fin qui maturate, sviluppare una riflessione di ampio respiro sulle potenzialità dello smart working, aprire la strada a nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato per la costruzione di un percorso condiviso con tutta la rete territoriale.  

L’evento si svolgerà sia in presenza, fino al raggiungimento della capienza massima della sala, e da remoto mediante diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del progetto.

Di seguito il link utile per la registrazione sia per partecipazione in presenza che da remoto.

È possibile consultare il dettaglio degli interventi nell’Agenda in allegato.

Agenda_GLA Roma 28_09_23

 

 

Il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri,  in collaborazione con il Comune e la Città Metropolitana di Reggio Calabria, organizza l’evento “Digitalizzazione e Smart Working per lo Sviluppo del Mezzogiorno” il 22 settembre a partire dalle ore 10.00 presso la Sala dei Lampadari di Palazzo San Giorgio in Piazza Italia, 1.

L’evento sarà un’occasione per realizzare un confronto sulle esperienze fin qui maturate, sviluppare una riflessione di ampio respiro sulle potenzialità dello smart working, anche al fine di accelerare i processi di innovazione – specialmente digitale – nella pubblica amministrazione ed aprire la strada a nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato per la costruzione di un percorso condiviso con tutta la rete territoriale.

Il format dell’evento prevede i saluti istituzionali delle amministrazioni ospitanti, l’intervento di apertura a cura del Dipartimento per le pari opportunità, che illustrerà il progetto e i suoi principali risultati, alcuni interventi tematici e un panel di approfondimento sul tema “Il Lavoro agile nella PA: esperienze locali a confronto”.

L’iniziativa prevede il coinvolgimento degli stakeholder attivi sul tema del lavoro agile quali pubbliche amministrazioni centrali beneficiarie del progetto, enti locali, imprese pubbliche e private presenti sul territorio.

Per conoscere il dettaglio della giornata consultare PROGRAMMA GLA REGGIO CALABRIA

Scarica il Comunicato Stampa Reggio Calabria_22_09_23 

Il 14 settembre dalle ore 11.00 alle 12.30 si è tenuto il secondo webinar territoriale dal titolo “Smart working e sostenibilità sociale ed ambientale” destinato agli stakeholder del progetto “Lavoro Agile per il futuro della PA” che ha approfondito l’impatto dello smart working in questi ambiti, attraverso esperienze e testimonianze di pubbliche amministrazioni e imprese locali che hanno intrapreso percorsi di sostenibilità.  

Il lavoro agile è una leva strategica che può contribuire in maniera significativa alla sostenibilità ambientale, economica e sociale.

La giornata si è aperta con l’intervento di Stefano Pizzicannella, Coordinatore dell’Ufficio per le politiche delle pari opportunità del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri che ha descritto le tappe e gli obiettivi che il progetto ha avuto negli anni e le attività in corso evidenziando come il lavoro agile venga riconosciuto dalle PA come uno strumento migliorativo della capacità di conciliazione vita/lavoro in grado di favorire l’inclusione di soggetti fragili.

Il tema di oggi, seguito da oltre 80 partecipanti, ha riguardato il rapporto tra lavoro e cambiamento climatico che richiede l’impegno congiunto da parte di istituzioni, attori economici e sociali, cittadini/e per la costruzione di un futuro più sostenibile

L’intervento del dott. Luigi di Marco, referente di ASVIS, ha messo alla luce alcuni aspetti della sostenibilità ambientale evidenziando come lo smartworking possa essere uno strumento per il raggiungimento per lo sviluppo sostenibile a partire dagli egli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 mentre l’ing.Roberta Roberta, ricercatrice Enea ha illustrato una ricerca sugli impatti che il lavoro agile ha avuto su ambiente e territori presentando una indagine rivolta alle città di Bologna Torino Roma e Trento e sottolineando gli effetti che il lavoro agile ha su tempo, benessere, emissioni, ambiente urbano e consumi. Quali in concreto le esperienze messe in campo dalle PA in ambito di lavoro agile?

La Presidenza del Consiglio dei ministri attraverso l’intervento della dott.ssa Napoli, Coordinatrice dell’Ufficio trattamento economico per il personale è senza dubbio un caso di successo.

Nel corso delle varie fasi della pandemia sono state adottate diverse strategie tenendo conto del diverso contesto organizzativo e le caratteristiche del personale e coinvolgendo in modo attivo sia il management che i dipendenti.

Sono stati inoltre portati all’attenzione dei partecipanti anche esperienze di successo di aziende private come Enel che ha messo in campo una serie di iniziative per fare in modo che il lavoro agile attivasse un vero e proprio cambiamento culturale all’interno dell’organizzazione sino ad arrivare nel 2022 al “new way of working” un accordo con i sindacati per la regolarizzazione dello smart working all’interno dell’azienda.

In conclusione, il lavoro agile oggi è entrato a pieno titolo nella cultura sia delle aziende private che della PA quale strumento di lavoro di tipo ordinario e paritario rispetto al suo utilizzo da parte di uomini e donne verso una più equa distribuzione dei carichi di cura.

 

Webinar 14 settembre_ProgrammaDefinitivo

Il seminario, destinato agli stakeholder del progetto, seguito da più di 80 partecipanti, ha affrontato il rapporto tra lavoro agile e territori nel periodo pandemico, post emergenziale e del new normal e ha discusso sulle strategie messe in atto dalle amministrazioni centrali e locali per promuovere lo sviluppo delle aree interne attraverso il confronto e la presentazione di pratiche ed esperienze di successo.

Il webinar si è aperto con l’intervento di Stefano Pizzicannella, Coordinatore dell’Ufficio per le politiche delle pari opportunità del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri che ha introdotto il tema della giornata e ha illustrato le tappe principali del progetto, le numerose attività realizzate e in fase di svolgimento sottolineando la portata del cambiamento che il lavoro agile ha provocato nel mondo del lavoro pubblico sia dal punto di vista strutturale che delle politiche di gestione del personale.

Per la Pubblica Amministrazione l’adozione della modalità di lavoro agile ha comportato un cambio di paradigma: da controllo rigido e presenza fisica a valutazione della produttività basata su obiettivi e risultati. Lo smart working è una leva di innovazione sociale e territoriale attenta alle diversità e all’inclusione, alle politiche di genere e al tema del work balance.

Cosa possono fare allora le amministrazioni centrali e locali per promuovere questo cambiamento?

Elena Militello, Presidente dell’Associazione South Working ha chiarito quali possono essere le proposte di politiche pubbliche per incentivare la modalità di lavoro agile attraverso l’attivazione di appositi spazi di lavoro condivisi denominati “presidi di comunità” in grado di diventare attrattori di giovani talenti – compresi coloro che sono andati a lavorare all’estero – e incubatori di nuove idee per lo sviluppo della comunità locale. Uno fra tutti, l’esempio del Comune di Castelbuono in provincia di Palermo. 

Come rendere le aree interne del Paese attrattive, soprattutto per i giovani?  Qual è il punto di vista dei Comuni su questa tematica?

Ne ha parlato Marco Filippeschi, Coordinatore del Comitato Scientifico della Rete dei Comuni Sostenibili sostenendo che il vero cambiamento virtuoso si attua attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze. La promozione delle aree interne, spesso le più fragili, è possibile attraverso una Governance specifica a più livelli e integrata tra politiche diverse, un processo generativo alimentato dalla partecipazione attiva della comunità locale.

L’intervento di Sauro Angeletti, Coordinatore per l’Ufficio dell’innovazione amministrativa, la formazione e lo sviluppo delle competenze del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri ha portato alcune riflessioni: il lavoro agile rappresenta una opportunità di cambiamento ed innovazione per le organizzazioni e le persone. In tal senso occorre rafforzare tutte le PA per evitare che l’innovazione del lavoro agile da opportunità si trasformi in discriminazione soprattutto per le amministrazioni più deboli.

Nonostante il massivo ritorno in presenza dei dirigenti amministrativi e dei collaboratori/trici è importante che il lavoro agile si trasformi in opportunità sia per i cittadini che per le amministrazioni, un investimento di carattere innovativo e trasversale che tocca tutte le leve dell’organizzazione pubblica. Bisogna dunque investire su competenze digitali, formazione di tipo universale, orientamento al risultato.

A conclusione della giornata è stata presentata una esperienza di successo del lavoro agile nelle aree interne attraverso il racconto del Segretario generale della Provincia di Pavia. 

In conclusione, il lavoro agile inteso non solo come uno strumento isolato e rigido così come inteso durante il periodo della pandemia ma al centro di un più ampio progetto di riforma delle amministrazioni pubbliche che faccia leva sulle competenze, flessibilità ed innovazione. 

Nell’ambito della fase finale del progetto “Lavoro agile per il futuro della PA” finanziato dal PON Governance e Capacità istituzionale 2014 – 2020, il Dipartimento per le pari opportunità promuove la realizzazione di una survey destinata alle lavoratrici, ai lavoratori e ai responsabili delle Pubbliche Amministrazioni destinatarie del progetto.
 
L’obiettivo dell’indagine è rilevare l’impatto del lavoro agile sulla vita professionale e personale degli uomini e delle donne nella Pubblica Amministrazione dopo la fase pandemica e durante il new normal. 
 
Non appena disponibile verrà pubblicato un report di approfondimento con i risultati dell’indagine.  

Martedì 22 febbraio alle ore 11.00 si è svolto il  workshop online dal titolo “Il Lavoro Agile, una via per l’inclusione e la parità”, che conclude la seconda fase del progetto. L’evento è stata un’occasione di discussione e confronto sull’importanza di utilizzare la modalità del lavoro agile non solo come strumento organizzativo ma come opportunità per favorire il cambiamento culturale e l’innovazione, l’inclusione e la partecipazione. Inoltre, ha offerto un momento di riflessione e condivisione sugli aspetti più salienti del progetto.

Accedendo all’area notizie potrete approfondire le tematiche trattate nel corso dell’evento. 

Il 22 febbraio 2022 alle ore 11.00 ha avuto luogo il workshop online dal titolo “Il Lavoro Agile una via per l’inclusione e la parità” che chiude la seconda fase del progetto “Lavoro Agile per il futuro della PA” cofinanziato dal PON Governance e Capacità istituzionale 2014/2020 ed attuato dal Dipartimento per le pari opportunità.

L’evento, curato dalla società Variazioni srl specializzata in innovazione organizzativa, smart working e policy di rete che ha supportato il DPO nella realizzazione del progetto “Lavoro agile per il futuro della PA”, è stato ampiamente seguito tramite diretta sul canale Facebook e piattaforma Zoom.

Il workshop ha messo a confronto alcune esperienze significative nel settore pubblico e privato esplorando il legame tra pari opportunità, inclusione, partecipazione e lavoro agile in un’ottica di conciliazione vita/lavoro ed aumento della produttività. L’evento è stato una occasione per fare il punto della situazione sull’avanzamento del progetto condividendone i risultati e le prospettive future.

Con la moderazione della giornalista Rita Querzè hanno partecipato in qualità di relatori alla tavola rotonda: Laura Menicucci, Direttore generale Dipartimento per le pari opportunità (DPO) – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Stefania Cazzarolli CEO Variazioni, Sauro Angeletti, Direttore generale Dipartimento della funzione pubblica (DFP) – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Francesco Raphael Frieri Direttore Generale alle Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni Regione Emilia-Romagna, Lucia Scopelliti, Direttore Area Formazione Lavoro Comune di Milano e Alessandra Di Cosmo, Responsabile Organizzazione, Sviluppo e Recruitment VodafoneItalia.

Gli interventi, in un’ottica di confronto e condivisione di esperienze, hanno evidenziato punti di forza e debolezza di questa modalità lavorativa e analizzato le condizioni necessarie affinché il lavoro agile possa essere strutturato all’interno delle organizzazioni sia pubbliche che private.

Il lavoro agile non è solo uno strumento organizzativo ed innovativo al servizio delle pubbliche amministrazioni ma è leva strategica per creare consapevolezza sui temi della diversity and inclusion in grado di incidere sulla cultura delle organizzazioni verso una reale uguaglianza di genere nel mondo del lavoro.

I relatori hanno sottolineato che lo smart working ha in sé tutte le potenzialità per diventare uno strumento inclusivo in grado di incidere sia sul benessere dei lavoratori e lavoratrici in un’ottica di conciliazione dei tempi di vita e lavoro sia sulla produttività delle organizzazioni. 

Secondo Sauro Angeletti, Direttore Generale DFP, Presidenza del Consiglio dei Ministri, “l’esperienza pandemica ha reso evidente che il processo di adozione del lavoro agile sia stato un attivatore di processi di innovazione per lo sviluppo delle competenze e delle capacità individuali.  L’applicazione del lavoro agile ha reso evidente come la prestazione individuale concorra al raggiungimento di obiettivi di carattere più generale che attengono alla performance delle amministrazioni pubbliche, un principio che è alla base delle ultime indicazioni normative e metodologiche sull’adozione del lavoro agile nella PAAffinché il lavoro agile diventi uno strumento performante nonché un catalizzatore di cambiamento e di processi di innovazione, deve essere abilitato da risorse organizzative, tecnologiche e culturali che permettano al lavoratore, al di là del contesto in cui realizza la sua prestazione lavorativa, di contribuire alla creazione di valore pubblico.  

Grazie al PNRR le persone ritornano al centro delle strategie delle PA: tra gli investimenti previsti nella riforma della PA, circa un quarto delle risorse, ovvero 400 milioni di euro, sono finalizzati a rinnovare i modelli di organizzazione e di lavoro pubblico e rafforzare le competenze delle persone avendo ormai chiaro che le riforme a costo zero non si fanno ma presuppongono degli investimenti”. 

Stefania Cazzarolli, CEO di Variazioni, ha spiegato che “il lavoro agile può essere davvero la svolta per l’inclusività; se correttamente utilizzato può davvero essere lo strumento del riequilibrio di molte differenze ancora marcate e di discriminazioni contro le quali i tradizionali strumenti organizzativi sono deboli. In questi anni abbiamo visto che le PA vanno a velocità diverse e accanto ai casi virtuosi emergono anche tante difficoltà. La road map verso il vero lavoro agile per l’inclusione passa dunque attraverso il supporto alla creazione di un nuovo modello culturale, la realizzazione di progetti di comunicazione, l’accompagnamento e la sensibilizzazione ad un corretto utilizzo dello strumento, la facilitazione istituzionale nell’attivazione di progetti e di reti territoriali pubblico-private”.

Le esperienze sul campo del Comune di Milano, della Regione Emilia Romagna e di Vodafone Italia hanno evidenziato come l’introduzione del lavoro agile possa essere uno strumento di grande cambiamento organizzativo se supportato da una adeguata formazione, da strumenti di welfare e conciliazione per favorire la parità di genere, l’inclusione e la diversity e da una maggiore flessibilità che punti alla solidarietà tra tutto il team di lavoro verso obiettivi misurabili.

Dall’altra parte se si guarda allo scenario futuro in tema di lavoro agile per Lucia Scopellitiil tema dei modelli di leadership è molto sentito nella PA, è evidente che ci sono stereotipi molto accentuati all’interno delle organizzazioni burocratiche, sia sotto il profilo del genere che sotto quello generazionale. Basti pensare che le donne che lavorano al Comune di Milano sono il doppio degli uomini, proporzione che si ribalta se osserviamo la fascia dei dirigenti. Resta molto lavoro da fare per cambiare questo modello di leadership non sensibile ai temi della parità di genere.  Il primo step per attuare un processo di cambiamento è intervenire sulla cultura organizzativa”.

Francesco Raphael Frieri riferisce che “la Regione Emilia Romagna sta lavorando sull’impostazione del recruiting dei dirigenti con una valutazione delle soft skill anche in fase di selezione per riconoscere i profili più rispettosi della diversità e dei generi. Non vogliamo che siano le donne a pagare il prezzo più alto dei carichi di lavoro di cura”.

E Alessandra Di Cosmo di Vodafone Italia racconta che “dopo due anni di smart working full e con uno smart working spinto a livello strutturale, gli aspetti da tenere sotto controllo sono tre: la definizione delle attività da fare in ufficio o a casa, l’inclusione delle donne e l’impatto sul sistema valoriale dell’azienda. Quando non ci si vede più tutti i giorni, l’adesione al sistema di valori e il senso di appartenenza possono risultare minati e indeboliti”.

Per riuscire dunque a trasformare questa modalità lavorativa in strumento rivoluzionario in grado di modificare in modo radicale i classici paradigmi del mondo del lavoro, è necessario puntare su alcuni concetti e parole chiave che riguardano un nuovo modo di intendere l’organizzazione nel suo complesso. 

Laura Menicucci, Direttore generale DPO, Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha concluso gli interventi della giornata con alcune riflessioni “se da una parte bisogna lavorare molto per favorire la parità di genere, dall’altra l’adozione del lavoro agile è un processo inevitabile che porterà ad attivare nel medio e lungo periodo un cambiamento culturale ed organizzativo che possa aprire la strada sia ad una reale e maggiore uguaglianza di genere e condivisione delle responsabilità di cura familiare nelle coppie sia ad una migliore inclusione dei soggetti fragili.

Le parole chiave emerse nel corso degli interventi sono tante: cambiamento culturale, flessibilità, organizzazione del lavoro correlata agli obiettivi e ai risultati, approccio cooperativo, fiducia, empowerment della leadership, necessità di evitare l’isolamento soprattutto per le categorie fragili ed attenzione al benessere e alla qualità della vita del personale della PA ma anche della collettività nel suo complesso.

Il progetto Lavoro Agile per il futuro della PA continua il suo cammino e il ruolo del Dipartimento per le pari opportunità è centrale come facilitatore istituzionale in grado di assistere, supportare ed accompagnare le pubbliche amministrazioni nei vari stadi del loro percorso verso un reale processo di innovazione, cambiamento ed inclusione”.

È possibile rivedere la registrazione dell’evento attraverso il canale Facebook del progetto “Lavoro Agile per il futuro della PA”. 

L’area riservata Toolkit è stata arricchita di una nuova sezione pensata per supportare la comunicazione del cambiamento all’interno delle amministrazioni.

Accedendo all’area riservata troverete la nuova sezione “Tips Agili” da cui potrete scaricare 3 card infografiche con consigli utili e di supporto per il Lavoro Agile.

Il Dipartimento per le pari opportunità  (DPO) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel corso della seconda fase del progetto, ha promosso una survey finalizzata a raccogliere informazioni e riflessioni sullo svolgimento e l’evoluzione del lavoro agile presso le pubbliche amministrazioni quale strumento rilevante di innovazione organizzativa, conciliazione vita/lavoro, cambiamento organizzativo e culturale.

L’indagine rivolta alle PA destinatarie del progetto “Lavoro agile per il futuro della PA” ha acquisito informazioni su come è stato adottato e gestito il lavoro agile, prima, durante e dopo l’emergenza COVID indentificando future linee di azioni per l’evoluzione di questa modalità lavorativa.

Per leggere tutti i risultati della survey cliccare sul report di approfondimento