Assegno Unico, è ancora possibile recuperare gli arretrati: come fare per ottenerli, attenzione a questa data

C'è ancora possibilità, per i beneficiari, di ottenere gli arretrati dell'Assegno Unico. È però necessario rispettare una data comunicata dall'INPS. Cosa bisogna fare per recuperare gli importi spettanti. 

L'Assegno Unico Universale è la misura introdotta da alcuni anni per sostituire e semplificare le varie agevolazioni destinate a chiunque abbia figli a carico. Il beneficio, infatti, è attribuito alle famiglie per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni e, nel caso di figli disabili, senza limiti di età.

L'importo dell'Assegno Unico è variabile e varia in base all'ISEE del nucleo familiare richiedente: va da un minimo di 57 euro per ciascun figli a un massimo di 199,4 euro. Il beneficio si può ottenere a partire dal settimo mese di gravidanza, ma bisogna farne richiesta. La domanda va presentata online, all'INPS, tramite il servizio dedicato, oppure contattando il numero verde gratuito 803168 o tramite enti di patronato. La domanda può essere presentata, senza limiti di ISEE (ma con importi differenti in base al reddito del beneficiario), a partire dall'1 marzo di ogni anno: chi la presenta entro il 30 giugno può recuperare anche gli arretrati spettanti dal mese di marzo. Chi presenta la domanda dopo il 30 giugno ottiene il beneficio a partire dal mese successivo.

Assegno Unico, cosa bisogna fare per recuperare gli arretrati

Assegno Unico, c'è ancora tempo per ottenere gli arretrati
Assegno Unico, è ancora possibile ottenere gli arretrati: come fare

A partire dallo scorso anno, non è più necessario presentare ogni anno una nuova domanda per l'ottenimento dell'Assegno Unico: l'INPS, infatti, paga d'ufficio lo strumento a chi in precedenza ha già beneficiato dell'assegno. Il beneficio è corrisposto dall'INPS e viene erogato, a discrezione del richiedente, tramite accredito su conto corrente bancario o postale, libretto di risparmio dotato di codice IBAN, carta di credito o di debito dotata di codice IBAN, bonifico domiciliato presso lo sportello postale.

Lo scorso 29 febbraio si è ufficialmente chiusa la finestra per evitare la decurtazione dell'Assegno Unico. In tanti, a partire da marzo, si sono visti ridurre l'importo dell'Assegno Unico. Questo è successo a chi non ha presentato l'ISEE aggiornato. Niente paura, c'è ancora tempo per recuperare gli arretrati: per farlo, però, bisogna rispettare una data limite comunicata dall'INPS. La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 30 giugno. Chi presenterà l'ISEE aggiornato entro tale data, potrà ottenere l'importo calcolato in base alle eventuali variazioni dell'ISEE accorse durante l'anno e potrà, inoltre, recuperare gli arretrati spettanti da marzo. Chi invece presenterà l'ISEE aggiornato dopo tale data non avrà diritto agli arretrati.

LEGGI ANCHE: Busta paga, aumenti di stipendio già ad aprile per questi lavoratori: in vigore i nuovi accordi

Lascia un commento