INPS, annuncio ufficiale per i genitori lavoratori: assegno più ricco ma solo nel 2024, cosa cambia

L'INPS ha appena ufficializzato un'importante novità riguardante il congedo parentale. Aumenta l'indennità: cosa cambia per i neogenitori per l'anno in corso.

Il basso tasso di natalità registrato negli ultimi anni in Italia sta spingendo i vari Governi ad incentivare le nascite tramite apposite misure. È in tal senso che vanno alcuni dei nuovi strumenti rivolti ai genitori, come l'Assegno Unico Universale ma non solo. Nelle scorse ore, infatti, l'INPS ha ufficializzato le novità introdotte dall'ultima legge di Bilancio.

In particolare, come si legge nella circolare numero 57 dell'INPS del 18 aprile 2024, la legge di Bilancio ha aumentato il numero di mensilità di congedo parentale indennizzate all'80%, che per il solo anno in corso passano a due. Ad una sola condizione, ovvero che il congedo di maternità o paternità termini dopo il 31 dicembre 2023. Il congedo parentale va fruito entro il sesto anno di vita del foglio o entro 6 anni dall'ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o di affidamento e, comunque, non oltre il compimento della maggiore età.

L'elevazione dell'indennità, come spiega lo stesso Istituto, riguarda esclusivamente i lavori dipendenti del settore pubblico e privato. Sono escluse, quindi, le altre categorie di lavoratori. Questo significa che, se un genitore è lavoratore dipendente e l'altro genitore appartiene ad altra categoria, l'ulteriore mese di congedo parentale indennizzato al 60% (80% per il solo 2024) spetta solo al genitore lavoratore dipendente.

Congedo parentale, cosa cambia dal 2024: la circolare dell'INPS

INPS, l'annuncio sul congedo parentale
L'annuncio ufficiale dell'INPS sul congedo parentale. Fonte: Facebook

La legge di Bilancio 2024, come si legge nella circolare, non aggiunge un ulteriore mese di congedo parentale: la modifica, infatti, aumenta strutturalmente l'indennità dell'ulteriore mese dal 30 al 60%. Per il solo anno 2024, tale indennità è elevata all'80%. L'ulteriore mese indennizzato al 60%, fa sapere l'INPS, è uno solo per entrambi i genitori: può essere fruito in modalità ripartita tra i genitori o da uno solo di essi.

Con le nuove disposizioni, dunque, il congedo parentale è indennizzabile in questo modo: un mese all'80% della retribuzione entro i 6 anni d i vita o entro 6 anni dall'ingresso in famiglia; un ulteriore mese indennizzato al 60% della retribuzione (80% solo per il 2024) entro i 6 anni di vita o entro 6 anni dall'ingresso in famiglia; sette mesi sono indennizzati al 30%; i rimanenti due mesi non sono indennizzati (a meno che il richiedente non si trovi in una specifica condizione reddituale). Le domande di congedo parentale vanno presentate in modalità telematica attraverso il portale dell'INPS, tramite il Contact center o tramite gli Istituti di Patronato.

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