Milano, cliente nota uno strano dettaglio sullo scontrino del bar: "È un comportamento corretto?"

Un cliente ha notato un sovrapprezzo sullo scontrino di un bar bar in provincia di Milano dopo aver chiesto di poter il bagno ma un dettaglio lo ha infastidito: la vicenda raccontata su Facebook nelle scorse ore. 

È capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di entrare in un bar solo per utilizzare il bagno. Magari nel corso di una passeggiata o durante una gita fuori porta, quando non si ha la possibilità di rientrare immediatamente a casa propria. Per cortesia o anche solo per ripagare il disturbo arrecato, solitamente si tende ad effettuare una consumazione prima di utilizzare i servizi igienici.

È quanto ha fatto Giuseppe, protagonista della vicenda in questione accaduta solo pochi giorni fa. L'utente, che ha raccontato la storia sul proprio profilo Facebook, ha spiegato di essersi recato all'interno di un bar a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, per utilizzare il bagno: "Un urgenza. Entro in un bar e chiedo come faccio sempre un caffè e l'accesso al gabinetto", si legge nel post pubblicato. Qualcosa, però, non torna: sullo scontrino, infatti, è indicata una cifra diversa da quella riportata sul listino.

Milano, il dettaglio sullo scontrino del bar che ha infastidito il cliente

Milano, il fastidioso dettaglio sullo scontrino del bar
La vicenda dello scontrino del bar raccontata da Giuseppe su Facebook

1,40 euro è l'importo richiesto a Giuseppe per il caffè, 30 centesimi in più rispetto al prezzo esposto sul listino. L'uomo, insospettito, chiede spiegazioni: la risposta è che 30 centesimi è il costo dell'uso del bagno: "Non mi ha dato fastidio la spesa di 30 centesimi in più ma il fatto di essere stato trattato per fesso. Considerata l'urgenza avrei anche pagato molto di più se la richiesta fosse stata fatta prima di servirmi del bagno", spiega.

L'utente, nel descrivere la vicenda, ha chiesto un giudizio ai propri seguaci: "È stato corretto il comportamento del barista?", ha chiesto aggiungendo di non aver alcuna intenzione di danneggiare una persona ch  lavora. "Ho riportato solo i fatti. Non sono in discussione i 30 centesimi ma il fatto di non averlo detto. Ho chiesto l'uso del gabinetto. Il barista in risposta mi ha detto: 'Devi consumare'. Ho ordinato il caffè, che avrei ordinato comunque. Lui al costo del caffè ha aggiunto 30 centesimi senza dirmi niente". Tra i commenti, in tanti si sono dimostrati indignati per il comportamento del barista, definendolo scorretto perché tenuto in quanto titolare di un esercizio pubblico a concedere l'utilizzo dei servizi igienici ai clienti.

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