Sciopero dei treni 19-20 maggio 2024, informazioni e orario: nuovi disagi per i viaggiatori

Il Personale di Bordo e il Personale di Macchina hanno indetto un nuovo sciopero dei treni, della durata di 23 ore totali, tra domenica 19 e lunedì 20 maggio 2024. Le cose da sapere sull'agitazione.

Giornata di disagi in arrivo per gli utenti del trasporto ferroviario italiano. L'Assemblea nazionale PdM e PdB, infatti, ha di recente indetto un nuovo sciopero dei treni che andrà in scena proprio nel mese di maggio.

Lo sciopero dei treni avrà una durata di 23 ore e proseguirà dalle 3:00 di domenica 19 maggio alle 2:00 di lunedì 20 maggio 2024. L'agitazione indetta dal personale coinvolgerà sia i mezzi nazionali che quelli locali. Come si legge in un comunicato diffuso di recente, per i treni a media e lunga percorrenza esistono dei servizi minimi garantiti da origine a destino stando a quanto stabilito dagli accordi di settore. Per il trasporto regionale, invece, non ci sono treni garantiti perché lo sciopero in questione non interessa le fasce orarie garantite in giornate lavorativa. Saranno comunque garantiti i treni con orario di partenza anteriore all'inizio dello sciopero e orari di destino entro un'ora dall'inizio dello sciopero (ovvero entro le 4:00 del 19 maggio). Sui siti ufficiali delle aziende di trasporto sarà possibile trovare l'elenco dei treni garantiti durante le ore di sciopero.

Sciopero dei treni 19-20 maggio 2024, i motivi della protesta: cosa chiede il personale

Sciopero dei treni di 23 ore tra 19 e 20 maggio
Sciopero dei treni, stop ai trasporti tra 19 e 20 maggio: tutte le informazioni

Le assemblee di Personale di Bordo e Personale di macchina hanno deciso di indire un nuovo sciopero dei treni il 19 e 20 maggio, dopo quelli di febbraio e marzo, per rivendicare determinati diritti. In particolare, vengono richieste modifiche all'orario di lavoro (8 ore di giorno e 6 ore di notte sia in a/r che su RFR, 7 ore per servizi diurni con RFR, massimo 4 notti al mese, una per sestina), al riposo settimanale (minimo 58 ore e 2 giornate solari), al riposo giornaliero (16 ore, 18 dopo prestazione notturno, 18 o 20 dopo servizio di ritorno in RFR).

Il personale, inoltre, rivendica anche modifiche al RFR, ovvero il riposo fuori residenza (minimo 7 ore al netto dei tempi di spostamento e refezione), alla refezione (minimo 45 minuti in fascia 12-14 e 19-21) e turni rotativi con visibilità a 6 mesi. Infine, ci sono anche delle rivendicazioni in ambito economico. Vengono richiesti 400 euro in più sul minimo contrattuale e 400 euro in più sulle competenze accessorie, ferme da 20 anni. Per questi motivi, è stato indetto lo sciopero dei treni che andrà avanti dalle 3 di domenica 19 alle 2 di lunedì 20 maggio, con conseguenti disagi per i viaggiatori.

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