Busta paga, ora è ufficiale: scatta l'aumento di stipendio da 155 euro per questi lavoratori. Rinnovato il CCNL

Nelle scorse ore è stato finalmente siglato il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro riguardante il Terzo Settore. Scatta l'aumento di stipendio in busta paga da 155 euro, novità anche dal punto di vista normativo. Tutti i dettagli.

Belle notizie in arrivo per tanti lavoratori. In seguito a quanto emerso dalle consultazioni nelle assemblee sindacali tenute tra lavoratrici e lavoratori, nelle scorse ore è stato ufficialmente approvato il rinnovo di un Contratto collettivo nazionale di lavoro che garantirà già da subito importanti aumenti di stipendio in busta paga. In questo modo i lavoratori e le lavoratrici potranno recuperare una parte del potere di acquisto perso negli ultimi mesi.

Il rinnovo, siglato nella giornata del 20 maggio presso la sede ANFFAS alla presenza delle parti coinvolte, riguarda il CCNL per le lavoratrici e lavoratori dipendenti dalle strutture associative aderenti alla rete ANFFAS-La Rosa Blu, ovvero le associazioni del terzo settore. Il nuovo contratto sarà in vigore dall'1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2025 e garantirà aumenti di stipendio pari al 10,5%. Per l'operatore socio-sanitario, posizione economica C2, sono infatti previsti 155 euro di incremento tabellare, ovviamente da riparametrare sulle altre categorie.

Busta paga, come saranno erogati gli aumenti di stipendio per i lavoratori e le lavoratrici

Busta paga, aumenti di stipendio in arrivo
Busta paga più ricca per questi lavoratori: rinnovato il CCNL Terzo Settore

Gli aumenti di stipendio saranno erogati in tre tranche: la prima, da 65 euro, con la mensilità di aprile 2024; la seconda, da 35 euro, con la mensilità di dicembre 2024; la terza, da 55 euro, con la mensilità di novembre 2025. Il rinnovo, come si legge in un comunicato congiunto diffuso da FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, introduce anche novità sul piano normativo: è stato infatti inserito il cambio di gestione, in modo da salvaguardare il personale negli avvicendamenti tra enti nella gestione dei servizi, prevedendo tutele anche per quanto riguarda il personale impiegato con contratti a termine. Sui contratti a tempo determinato sono state anche inserite specifiche causali.

E non è tutto. Il rinnovo, infatti, rivede e migliora l'istituto della reperibilità con obbligo di permanenza in struttura. È prevista una perimetrazione della fascia oraria, l'aumento dell'indennità da 30 a 35 euro con orario di lavoro retribuito dalle 22 alle 24 e dalle 7 alle 9. Sono anche previsti permessi specifici per le donne vittime di violenza. Proseguirà il confronto per l'aggiornamento del sistema di classificazione dopo le ultime modifiche normative in materia, come l'istituzione di ordini professionali. Saranno inoltre valutati specifici accordi di rivisitazione del trattamento economico dell'istituto della malattia.

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