Venezia, riceve una maxi bolletta da 3000 euro ma riesce a ottenere il rimborso: come ha fatto

Un cliente della provincia di Venezia è riuscito ad ottenere l'annullamento di una maxi bolletta del gas da 3000 euro e il rimborso delle rate della dilazione di pagamento già versate. L'incredibile vicenda.

Il caro bollette continua ad essere un problema in grado di mettere in estrema difficoltà numerose famiglie italiane. Non sono pochi, infatti, i casi di segnalazioni riguardanti la ricezione di fatture con importi spropositati. Con l'arrivo dei mesi caldi la situazione dovrebbe gradualmente migliorare, ma solo grazie ai minori consumi.

Ha dell'incredibile la vicenda riguardante un consumatore mestrino, che si è visto recapitare una bolletta del gas di importo di poco inferiore a 3.000 euro. La sua storia è stata portata alla luce dall'associazione Adico. L'uomo, un 50enne della provincia di Venezia, è rimasto di sasso quando ha visto la cifra riportata sulla bollettea: circa 3.000 euro, ovvero tanto quanto un operaio guadagna di stipendio in circa due mesi. Rivolgendosi all'associazione, però, il consumatore è riuscito a far valere i propri diritti e a evitare in questo modo un'uscita di denaro spropositata.

Maxi bolletta da 3000 euro, così il consumatore di Venezia è riuscito ad ottenere il rimborso

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Come riferisce la stessa associazione, il consumatore è riuscito a ottenere l'annullamento della maxi bolletta, che conteneva consumi decisamente superiori a quelli reali, e anche il rimborso delle rate già versate. L'uomo, infatti, aveva chiesto la dilazione del pagamento della fatture ed aveva già versato le prime rate, per un importo di circa 650 euro. Un enorme spavento, ma per fortuna per il mestrino la situazione è rientrata.

Quando si riceve una bolletta con importi spropositati, è normale farsi prendere da panico e sconforto. Dopo una prima fase di agitazione, però, è importante agire con razionalità. Se si pensa che le cifre riportate non siano corrette, è giusto contestarle. Per farle, spesso può essere necessario il supporto di consulenti esperti. Non di rado, gli importi spropositati sono dovuti ad un cambio di tariffa non comunicato o comunicato in maniera non troppo trasparente da parte dei fornitori. Per riuscire a far valere i propri diritti, può essere necessario combattere battaglie lunghe e stenuanti. Le stesse associazioni a tutela dei consumatori, infatti, incontrano grosse difficoltà: nelle prime fasi delle contestazioni, come spiega la stessa Adico, i fornitori negano le richieste delle associazioni specificando di aver comunicato ai clienti le modifiche delle offerte. È per questo motivo che risulta molto importante sapere in che modo muoversi per riuscire ad ottenere un ricalcolo dell'importo con conseguente rimborso delle cifre non dovute.

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