Reddito Alimentare, il nuovo sostegno per le famiglie in difficoltà: come funziona e chi può ottenerlo

Istituito nel 2023, il Reddito Alimentare dovrebbe diventare pienamente operativo nelle prossime settimane. L'iniziativa punta a combattere gli sprechi e ad aiutare le famiglie in difficoltà. Come funziona.

C'è un nuovo sostegno, che presto dovrebbe essere pienamente operativo, destinato ai nuclei familiari in difficoltà economiche: stiamo parlando del Reddito Alimentare. Si tratta di un'iniziativa istituita con la legge di Bilancio 2023 ma non ancora pienamente in funzione.

Per il Reddito Alimentare il Governo ha stanziato 1,5 milioni di euro per l'anno 2023 e 2 milioni di euro a partire dall'anno 2024. L'obiettivo di questa iniziativa, per ora in sperimentazione triennale nei Comuni capoluogo delle Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo, è doppio: senza dubbio fornire un aiuto alle persone in condizione di grave povertà, ma anche combattere lo spreco alimentare. Proprio in queste settimane è in corso l'iter per l'entrata in funzione di questo sostegno. Dopo una prima fase di sperimentazione, in futuro la misura potrebbe essere estesa a tutto il territorio nazionale.

Reddito Alimentare, come funziona la nuova iniziativa istituita con la legge di Bilancio 2023

Reddito Alimentare, come funziona il nuovo sostegno
Reddito Alimentare, la misura per combattere gli sprechi e aiutare le famiglie in difficoltà

Il 31 marzo 2024, i Comuni individuati hanno dovuto presentare i progetti per l'attivazione del Reddito Alimentare. L'iniziativa vede il coinvolgimento di soggetti pubblici, enti del Terzo Settore e operatori del settore alimentare. Questi ultimi si impegnano a fornire i prodotti, che saranno poi consegnati ai destinatari della misura. L'iniziativa prevede un rimborso sia per i Comuni capoluogo che per i soggetti donatari.

Grazie al Reddito Alimentare, si avrà la possibilità di evitare di sprecare determinati alimenti. L'iniziativa, infatti, mira a redistribuire prodotti non idonei alla vendita come quelli con confezioni danneggiate; alimenti a scadenza ravvicinata ma ancora buoni per il consumo; prodotti freschi e invenduti. Attualmente, non è ancora possibile beneficiare del Reddito Alimentare. Prossimamente, quando i progetti diventeranno operativi, sarà compito del Ministero del Lavoro e dei Comuni coinvolti fornire tutte le istruzioni necessarie. La misura sarà destinata, in particolare, ai soggetti individuati tramite le segnalazioni fatte dai servizi sociali territoriali e dagli Enti del Terzo Settore, ma anche ai soggetti inseriti nelle liste territoriali della distribuzione del programma FEAD.

Per ottenere il Reddito Alimentare, dunque, non sarà necessario presentare un'apposita domanda né mostrare il proprio l'ISEE. Saranno gli enti preposti, infatti, ad individuare i beneficiari della nuova iniziativa introdotta con la legge di Bilancio 2023 e ancora in fase di attuazione.

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