Assegno di Inclusione, pioggia di controlli in arrivo: chi rischia lo stop al sussidio

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha annunciato l'avvio dei controlli sull'Assegno di Inclusione. Migliaia di verifiche nei confronti dei percettori, chi rischia di perdere il beneficio.

L'Assegno di Inclusione è la nuova misura di sostegno al reddito per le famiglie in difficoltà economica entrata in vigore nel 2024 in sostituzione del Reddito di Cittadinanza. Per evitare che il sussidio venga percepito in maniera irregolare, il Governo ha previsto una serie di requisiti stringenti per l'ottenimento. Ma non solo. Mentre l'INPS è al lavoro per sbloccare le tante pratiche non ancora accolte, sulla misura sono in corso anche dei controlli.

Di recente, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato un decreto in cui viene definito il piano per l'attuazione dei controlli riguardanti le possibili irregolarità. Si tratta di un piano triennale, in vigore dall'1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, che dà il compito all'ispettorato nazionale del lavoro di avviare una specifica attività di vigilanza con l'obiettivo di contrastare l'irregolare percezione dell'Assegno di Inclusione.

Assegno di Inclusione, come funzionano i controlli

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Tale attività di vigilanza, come si legge all'interno del testo del decreto, è realizzata sulla base di criteri che prendono in considerazione l'analisi del territorio e del contesto sociale di riferimento, in modo da individuare le aree con le maggiori criticità. Insieme all'Ispettorato nazionale del lavoro, i controlli saranno effettuati anche da uno specifico contingente dei Carabinieri, dell'INPS e della Guardia di finanza, istituito proprio per questa funzione.

I controlli sulle irregolarità riguardanti l'Assegno di Inclusione si concentreranno in particolare sul possesso dei requisiti per l'ottenimento del sussidio. In merito, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha già fatto sapere che per il 2024 dovranno essere effettuati controlli su almeno 5.000 soggetti. Successivamente sarà stabilito anche il numero di controlli da effettuare nei prossimi anni. Annualmente sarà poi fornita al Ministero una relazione sui risultati delle attività di controllo, in modo da poter monitorare l'andamento di tali verifiche.

Per le attività di verifica saranno anche coinvolte le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro dei settori maggiormente a rischio, ma anche le Amministrazioni territoriali nelle zone in cui si registra il più alto tasso di violazioni riguardanti i rapporti lavorativi. In questo modo, secondo il Ministero, sarà possibile evitare irregolarità sulla percezione dell'Assegno di Inclusione. L'obiettivo è chiaramente quello di evitare quanto già accaduto negli scorsi anni con il Reddito di Cittadinanza, erogato in molti casi a soggetti sprovvisti dei requisiti per l'ottenimento del beneficio. I controlli sono attualmente già in corso e proseguiranno nei prossini mesi.

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