Salmone, la differenza sta nel colore: "Cosa significa se si presenta in questo modo"

Quando acquistiamo del salmone è importante fare attenzione al colore: una diversa colorazione è infatti indice di un'importante differenza. Cosa cambia tra quello selvatico e quello da allevamento? 

È proprio vero che, spesso, a fare la differenza sono i dettagli (che spesso possono essere notati anche leggendo attentamente le etichette di ciò che acquistiamo). Ciò si applica anche a ciò che mangiamo ogni giorno, anche se in molti casi è difficile che un occhio meno attento possa notarlo. Nel caso del salmone, alimento ampiamente consumato, c'è un enorme differenza rappresentata dal colore.

A parlarne è stato, in un video pubblicato di recente su Instagram, Bruno Bogunovic, dottore dietista laureato in scienze alimentari e laureando in scienze della nutrizione umana. Nel filmato in questione, il dottor Bogunovic ha spiegato la netta differenza tra due salmoni che si presentano con colorazioni diverse: esattamente un salmone selvatico e uno da allevamento. Come spiegato nel video, un salmone che presenta una colorazione più chiara e spenta è da allevamento. Quello che presenta, invece, una colorazione più scura e accesa è selvatico.

Salmone, selvatico o da allevamento: qual è la differenza

Salmone, che differenza c'è tra selvatico e da allevamento
Salmone, così si presenta quando è selvatico: la differenza con quello da allevamento. Fonte: TikTok

Qual è, nei fatti, la differenza? Non si tratta solo della colorazione. Il salmone da allevamento, infatti, viene nutrito appositamente per far sì che cresce rapidamente di peso, quindi con cibi industriali, e vive in condizioni pessime. Quello selvatico, invece, si nutre di ciò che si trova in mare e viene dunque pescato al suo stato brado, teoricamente senza essere stato contaminato. Di conseguenza, le differenze saranno sensibili anche dal punto di vista nutrizionale.

Il salmone da allevamento, come spiegato dal dottor Bruno Bogunovic, presenta un quantitativo di grassi molto più alto rispetto a quello selvatico. Nel caso dei salmoni mostrati nel video, quello selvatico aveva 4 grammi di grassi per 100 grammi di prodotto, quello da allevamento ben 16 grammi di grassi per 100 grammi di prodotto. Di fatto, esattamente il quadruplo. Le due tipologie di salmone presentano importanti differenze sotto numerosi aspetti: sapore e consistenza (quello selvatico è più deciso di sapore e più sodo di consistenza, mentre quello di allevamento è più morbido e ha un gusto più delicato), nutrizione (quello di allevamento può contenere più inquinanti), impatto ambientale (quello selvatico è generalmente più sostenibile). Differenze anche per quanto riguarda il prezzo, ovviamente: il salmone da allevamento, infatti, è solitamente meno costoso grazie alle tecniche di produzione su larga scala, mentre quello selvatico è più caro a causa della minore disponibilità e delle diverse modalità di pesca.

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