Lavoro, non puoi essere licenziato durante il periodo protetto: a chi spetta e quanto dura

Esiste una specifica tutela per i lavoratori e le lavoratrici che prevede il divieto di licenziamento, da parte del datore di lavoro, durante il cosiddetto periodo protetto. Di cosa si tratta, chi ne beneficia e per quale durata.

Per i lavoratori e le lavoratrici la legge predispone specifici tutele e diritti dei quali non sempre tutti sono a conoscenza. Uno di questi è il periodo protetto, durante il quale vige il divieto di licenziamento da parte del datore di lavoro. Anche questo periodo, comunque, risponde a specifici limiti ed è soggetto a determinate condizioni. A parlare di questa tutela è stata, in un video pubblicato di recente su TikTok, l'avvocato Wanda Falco.

A disciplinare il periodo protetto, come spiegato dall'avvocato Falco, è il decreto legislativo 151 del 2001. Durante il periodo protetto, il datore di lavoro non può licenziare il dipendente. Questo periodo vale per i lavoratori e per le lavoratrici che stiano per diventare o che siano diventati da poco genitori. L'obiettivo di questa tutela è quello di contrastare i licenziamenti discriminatori giustificati, ad esempio, esclusivamente dall'esigenza del datore di lavoro di evitare i problemi connessi alla genitorialità, ovvero quelli legati alla gestione delle assenze durante i periodi di congedo.

@avv.wandafalco

Divieto di licenziamento per mamme e papà. Facciamo chiarezza. 📌Il periodo protetto per le lavoratrici va dall’inizio della gravidanza fino al compimento di 1 anni di età del figlio/a; per i lavoratori dura per tutto il congedo (obbligatorio/alternativo) e fino ad 1 anni di età del figlio/a. 📌Quando non opera il divieto? In caso di: - Licenziamento per giusta causa - ⁠cessazione dell’attività - ⁠scadenza contratto a termine - ⁠mancato superamento della prova #mamma #papà #genitori #genitorialità #famiglia #dirittodellavoro #lavoro #hr #hrmanagement #law

♬ suono originale - Avv. Wanda Falco

Periodo protetto, quanto dura il divieto di licenziamento da parte del datore di lavoro e quali sono le eccezioni

Periodo protetto al lavoro, di cosa si tratta
Cos'è il periodo protetto al lavoro e quando scatta. Fonte: TikTok

Il periodo protetto, e quindi il divieto di licenziamento, ha una durata temporale predeterminata. Per le lavoratrici, tale periodo dura dall'inizio della gravidanza fino al compimento di un anno di età del figlio. Per i lavoratori, invece, il periodo protetto dura per tutto il periodo del congedo di paternità obbligatorio o alternativo e dura fino al compimento di un anno di età del bambino. Il periodo protetto è in realtà previsto anche per altri casi più specifici, come il congedo matrimoniale, la grave malattia del coniuge o di un figlio e il decesso del coniuge o di un figlio. Anche le dimissioni durante il periodo protetto sono disciplinate in modo differente e vanno convalidate dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro.

Esistono, comunque, alcune eccezioni che fanno decadere il divieto di licenziamento durante il periodo protetto. Ad esempio, il licenziamento è ritenuto comunque legittimo se avviene per giusta causa. E non solo. Il rapporto di lavoro si può interrompere, durante questo periodo, a causa della cessazione totale dell'attività totale dell'azienda. Allo stesso modo, il rapporto di lavoro si interrompe durante il periodo protetto in caso di scadenza del contratto a termine o per il mancato superamento del periodo di prova.

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