Autovelox illegali, multe rimborsate agli automobilisti? L'avvocato spiega: "Cosa succede ora"

Dopo la pronuncia della Corte di Cassazione dei mesi scorsi, da pochi giorni le forze dell'ordine stanno sequestrando gli autovelox illegali in diverse province italiane. Questo significa che gli automobilisti potranno presentare ricorso e ottenere il rimborso delle multe? L'avvocato Angelo Greco fa chiarezza sull'argomento.

È piombato al centro del dibattito pubblico, ormai da diversi mesi, il tema degli autovelox illegali. Tutto ciò in seguito ad una recente pronuncia della Corte di Cassazione, che ha accolto il ricorso di un automobilista e ha sottolineato un principio molto importante: le multe emesse per eccesso di velocità non sono valide se l'infrazione è rilevata tramite l'utilizzo di un autovelox non omologato (anche se approvato).

La pronuncia della Corte di Cassazione ha scatenato una serie di reazioni a catena, aprendo alla possibilità di presentare ricorso da parte di numerosi automobilisti. A ciò si è aggiunta una notizia emersa proprio nelle ultime ore, quella riguardante il sequestro di molti autovelox, in diverse province italiane, perché non legittimi. Cosa succede ora? A fare chiarezza sull'argomento ci ha pensato, con un video pubblicato su TikTok, l'avvocato Angelo Greco, che ha risposto alla domanda riguardante la possibilità di ottenere un rimborso per una multa (già pagata) emessa con un autovelox non omologato.

@angelogrecoofficial

Autovelox sequestrati in tutta Italia: si può ottenere la restituzione dei soldi pagati? #multa #autovelox #legge #multe #codicedellastrada

♬ suono originale - Angelo Greco

Autovelox illegali, ricorso possibile per ottenere il rimborso delle multe? Quali sono le possibilità

Autovelox illegali, gli scenari possibili dopo il sequestro
Autovelox illegali, cosa succede dopo il sequestro: rimborso delle multe in arrivo? Fonte: TikTok

Come spiegato dall'avvocato Angelo Greco, la situazione è abbastanza spinosa. In generale, infatti, chi paga una multa rinuncia alla possibilità di presentare ricorso: si tratta, infatti, di una sorta di "accordo" tra il cittadino e l'amministrazione. Al cittadino viene concesso di pagare in misura ridotta l'importo del verbale, ma in cambio rinuncia al ricorso. In molti casi, tra l'altro, i termini del ricorso sono già ampiamente scaduti. In questo caso, però, non siamo di fronte ad un'ipotesi di semplice annullabilità del verbale ma di vera e propria nullità, ovvero un vizio così grave che consente di fare ricorso senza termini di prescrizione.

Quali sono, dunque, ora gli scenari? La questione è delicata e bisogna capire come si svilupperà nelle prossime settimane. Angelo Greco, in merito, ha spiegato che, in passato, la Corte di Cassazione ha ritenuto che si possa effettivamente presentare ricorso, ma non per ottenere il rimborso della cifra versata per il pagamento della multa. Potrebbe, insomma, essere ritenuto accettabile solo il ricorso per riottenere i punti decurtati dalla patente, in modo da annullare la sanzione accessoria. Il pagamento immediato indica, infatti, una sorta di tacita ammissione di responsabilità da parte del cittadino sulla sanzione principale e sarà difficile ribaltare questo principio: anche perché una pioggia di ricorsi vinti da parte dei cittadini potrebbe costringere le amministrazioni alla restituzione di importanti somme di denaro. Scenario che, al momento, sembra tutt'altro che probabile.

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