Dichiarazione dei redditi, nuovo chiarimento dell'Agenzia delle Entrate sulle spese di ristrutturazione: "Si possono detrarre anche in questo caso"

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato un nuovo chiarimento riguardante la possibilità di detrarre le spese di ristrutturazione tramite la dichiarazione dei redditi per i conviventi di fatto.

Mentre milioni di italiani si godono le tanto attese vacanze estive, prosegue senza sosta la stagione della dichiarazione dei redditi che andrà avanti fino al termine ultimo del 30 settembre. Nelle prossime settimane, dunque, ancora tanti contribuenti saranno alle prese con la raccolta di tutti i documenti necessari per la denunci al Fisco della propria situazione reddituale.

Per agevolare la vita ai contribuenti, l'Agenzia delle Entrate sta mettendo in atto un'importante campagna informativa tramite la quale fornisce istruzioni e scioglie i dubbi esistenti sulla compilazione dei dati e sulle spese che è possibile detrarre per l'ottenimento del relativo rimborso. Lo sta facendo tramite i suoi vari canali di comunicazione, tra cui FiscoOggi, dove periodicamente risponde alle domande poste dagli stessi di contribuenti. Tra le più recenti c'è n'è una di Valeria, che ha chiesto delucidazioni a proposito delle agevolazioni fiscali sulle spese di ristrutturazione di un'abitazione in quanto convivente di fatto.

Dichiarazione dei redditi, l'Agenzia delle Entrate fa chiarezza sulle spese di ristrutturazione

Agenzia delle Entrate, nuovo chiarimento sulle detrazioni in dichiarazione dei redditi
Dichiarazione dei redditi e spese di ristrutturazione, l'Agenzia delle Entrate fa chiarezza

Valeria ha chiesto se, in qualità di convivente di fatto che sosterrà le spese di ristrutturazione edilizia su un'abitazione che il suo compagno ha appena acquistato, può usufruire personalmente delle agevolazioni fiscali previste dall'articolo 16-bis del Tuir, anche se al momento i due sono conviventi in una casa diversa da quella oggetto di ristrutturazione. Valeria ha anche registrato che, lei e il compagno, al momento sono regolarmente registrati in Comune come "coppia di fatto". In risposta, l'Agenzia delle Entrate ha spiegato che, nel rispetto delle condizioni previste dall'articolo 16-bis del Tuir, dal 2016 può richiedere la detrazione per il recupero del patrimonio edilizio, se sostiene le relative spese, anche il convivente di fatto del possessore o detentore dell'immobile, anche in assenza di un contratto di comodato e come previsto per un familiare convivente.

Tale agevolazione, ha spiegato l'Agenzia delle Entrate, spetta per le spese sostenute per interventi effettuati su una delle abitazioni nelle quali si esplica il rapporto di convivenza, anche se diversa dall'abitazione principale della coppia. Per l'accertamento della stabile convivenza si fa riferimento al concetto di famiglia anagrafica: questo status può risultare dai registri anagrafici o essere oggetto di autocertificazione. Lo stato di convivenza, inoltre, deve verificarsi già dal momento in cui si attiva la procedura o dalla data di inizio dei lavoratori. È necessario, infine, che lo stato di convivenza sussista al momento del sostenimento delle spese da detrarre.

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