Climatizzatore d'auto, perché va ricaricato: "Non è normale ma c'è una spiegazione"

Perché, a differenza di quello domestico, il climatizzatore d'auto va ricaricato? Si tratta di un intervento che non dovrebbe essere previsto, ma in realtà c'è una spiegazione.

Tra i vari interventi di manutenzione necessari su un'automobile c'è anche quello riguardante la ricarica del climatizzatore. Chi usa di frequente un veicolo sa bene quanto sia importante avere un climatizzatore sempre funzionante: risulta infatti impossibile, soprattutto per chi viaggia durante le giornate e le ore più calde, spostarsi senza poter utilizzare un climatizzatore che funzioni correttamente.

Per quale motivo, a differenza di quello domestico, il climatizzatore d'auto va ricaricato? Ne ha parlato, in un video pubblicato di recente su TikTok, Valerio Renzetti, che si occupa di tecnologia e risparmio. Come spiegato da Valerio, di base non è normale che un condizionatore vada ricaricato. Una spiegazione a ciò, però, esiste. A differenza di quello di casa, infatti, il climatizzatore dell'auto è soggetto a particolari sollecitazioni: queste dipendono innanzitutto dall'usura dei componenti (le guarnizioni e le tubazioni possono deteriorarsi con l'utilizzo), ma anche dalle vibrazioni durante la guida, che possono causare micro-lesioni, e ai piccoli urti e graffi, che possono danneggiare il circuito.

@valeriorenzetti

𝘾𝙡𝙞𝙢𝙖𝙩𝙞𝙯𝙯𝙖𝙩𝙤𝙧𝙚 𝙖𝙪𝙩𝙤 𝙨𝙘𝙖𝙧𝙞𝙘𝙤 - C'è chi lo carica ogni anno e chi sceglie di ripararlo. È normale? #Climatizzatore #Auto #automotive #ricarica #Renzetti

♬ suono originale - Valerio Renzetti

Climatizzatore d'auto, quando e perché è necessario ricaricarlo

Climatizzatore dell'auto, perché va ricaricato
Perché il climatizzatore dell'auto va ricaricato. Fonte: TikTok

Il climatizzatore dell'auto, inoltre, è giuntato in modo diverso da quello domestico. Per questo motivo, è maggiormente soggetto a perdite di gas refrigerante. Anche se in entrambi i casi parliamo di circuiti chiusi e quindi da non ricaricare, tali perdite sono più frequenti nei climatizzatori d'auto. Che, proprio per questo motivo, di tanto in tanto necessitano di essere ricaricati: si tratta di un intervento fondamentale, perché incide non solo sul rendimento dello stesso condizionatore ma anche sui consumi del veicolo, sulla formazione di ghiaccio all'interno dell'evaporatore e può provocare danni anche gravi al compressore.

C'è però un'importante differenza. Il climatizzatore dell'automobile, a differenza di quello domestico, è infatti dotato di un gas a basso impatto ambientale (almeno per i veicoli di ultima generazione). Se si ha una perdita, soprattutto quando questa è frequente, è comunque molto importante risolverla: bisogna quindi farla cercare e non ricaricare costantemente il gas. Per capire quando ricaricarlo e rivolgersi a un professionista, innanzitutto ci si può accorgere della scarsa efficienza: se il climatizzatore fatica a raffreddare l'abitacolo o se l'aria che esce non è più fresca come in passato, potrebbe essere necessaria una ricarica. Allo stesso modo, segnali della necessità di una ricarica sono gli odori strani provenienti dal climatizzatore e rumori insoliti provenienti dal vano motore.

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