Dichiarazione dei redditi, nuovo chiarimento dell'Agenzia delle Entrate sulle spese scolastiche: come inserirle nel Modello 730

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato un nuovo chiarimento riguardante la dichiarazione dei redditi e, in particolare, sulle modalità di detrazione delle spese scolastiche effettuate per i figli quando bisogna ripartirle tra i genitori.

C'è ancora tempo, per i contribuenti, per effettuare la dichiarazione dei redditi. Fino al 30 settembre, infatti, i contribuenti potranno continuare a raccogliere tutti i documenti necessari per segnalare al Fisco la propria situazione reddituale e le spese effettuate nell'anno precedente da detrarre nella speranza di ottenere un rimborso.

Mettendo in atto un importante campagna informativa, l'Agenzia delle Entrate sta sciogliendo i dubbi dei contribuenti a proposito della dichiarazione dei redditi. Lo sta facendo con tutti i mezzi di comunicazione a sua disposizione, tramite i post sui social in cui condivide indicazioni e guide ma non solo. Con il magazine FiscoOggi, infatti, l'Agenzia delle Entrate prova ad avere un rapporto diretto con i contribuenti. In questo modo, fornisce agli stessi di volta in volta tutti i chiarimenti necessari. L'ultimo riguarda la possibilità di detrarre le spese scolastiche effettuate per i figli. In particolare, il modo in cui queste vanno inserite nel Modello 730 in ripartizione tra i coniugi. Di seguito tutti i dettagli sul chiarimento.

Spese scolastiche, così bisogna inserirle nella dichiarazione dei redditi

Dichiarazione dei redditi, così si detraggono le spese scolastiche per i figli
Come detrarre le spese scolastiche nella dichiarazione dei redditi

Un contribuente di nome Giulio ha spiegato che nel 2023 ha pagato le spese scolastiche per il figlio che frequenta la scuola media. Rivolgendosi all'Agenzia delle Entrate, Giulio ha chiesto se nel modello 730 la spesa vada ripartita con coniuge, dato che si tratta di spese intestate al figlio. In risposta, l'Agenzia delle Entrate ha spiegato che la detrazione del 19% per le spese di frequenza delle scuole primarie e secondarie di primo grado, sostenute nel 2023, va calcolata su un importo massimo di 800 euro per alunno o studente e ripartita tra gli aventi diritto.

Tale spesa, quando il documento è intestato dal figlio fiscalmente a carico, va suddivisa tra i genitori in relazione al suo effettivo sostenimento. I due genitori, dunque, possono ripartire le spese in misura diversa dal 50%, a patto che sul documento venga annotata la percentuale di ripartizione. Se le spese sono state sostenute da un solo genitore, ad esempio, questo può calcolare la detrazione sull'intero importo. La detrazione, fa sapere l'Agenzia delle Entrate, non spetta per le spese relative all'acquisto di materiale di cancelleria e di testi scolastici. Per ottenerla, inoltre, è necessario che il pagamento sia effettuato tramite sistemi tracciabili come versamento bancario, postale o altri sistemi.

 

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