Lavoro, possono obbligarti ad una modifica dell'orario? "Ci sono queste regole da rispettare"

Tra le varie possibilità per un datore di lavoro c'è quella di richiedere una modifica dell'orario di servizio di un dipendente, ma questa deve essere concordata tra le parti. Esistono infatti delle precise regole da rispettare. Quali sono.

Sul posto di lavoro esistono determinati diritti e doveri che spettano sia al dipendente che al datore. Tra questi, c'è anche la possibilità di una modifica dell'orario di lavoro. Sia in aumento che in diminuzione. Come bisogna comportarsi quando ciò accade?

In un video pubblicato di recente su TikTok, Alessandra, che si occupa di condividere contenuti riguardanti proprio l'ambito lavorativo, ha fornito chiarimenti a proposito della modifica dell'orario lavorativo. Quando si parla di modifica delle ore previste dal contratto, ha spiegato Alessandra, questa non può mai avvenire in modo unilaterale. Tra le due parti, infatti, è sempre necessario un accordo che stabilisca i dettagli di questa modifica. Ciò vale sia per la riduzione che per l'aumento dell'orario di lavoro (ad esempio per chi ha un contratto part-time).

@ufficiodelpersonale

Risposta a @Mary #lavoro #stipendio #bustapaga #orariodilavoro

♬ espresso sabrina - celebs media

Lavoro, cosa bisogna fare in caso di modifica dell'orario

Lavoro, quando si può modificare l'orario
La modifica dell'orario lavorativo è possibile ma solo a queste condizioni. Fonte: TikTok

La modifica dell'orario di lavoro, ha spiegato Alessandra, non deve necessariamente essere definitiva. Ci si può, infatti, anche accordare per la modifica riguardante solo un periodo limitato di tempo. E, ad ogni scadenza, decidere se prorogare o meno questa modifica, eventualmente rendendola definitiva se necessario. C'è poi un'altra casistica particolare. La riduzione dell'orario, infatti, può essere data anche su prescrizione medica: anche in questo caso ci sarà da trovare un accordo tra le parti, che se i margini di manovra saranno ovviamente inferiori.

In sintesi, la possibilità di modificare l'orario lavorativo può dipendere da diversi fattori e solitamente ha ragioni legate all'organizzazione del lavoro stesso. Esula, dunque, da valutazioni soggettive o discriminatorie nei confronti del dipendente. In generale, in caso di contratto part-time il dipendente può rifiutare la modifica senza eventuali sanzioni, mentre in caso di contratto full-time il dipendente potrebbe avere meno margini di manovra. In ogni caso, ogni modifica va concordata tra le parti e non può essere fatta in maniera unilaterale. La modifica va comunicata al lavoratore per iscritto e non può ledere i diritti del lavoratore stesso: non possono essere, ad esempio, violate determinate norme riguardanti la durata massima giornaliera o settimanale del lavoro, così come quelle riguardanti il diritto al riposo. Se non si raggiunge un accordo, infine, è possibile rivolgersi a un consulente del lavoro per valutare il da farsi.

Lascia un commento