Arriva la Prestazione universale, e cioè una nuova indennità da 850 euro: essa potrà essere richiesta unicamente da alcune persone, che rispettino determinati requisiti. Scopriamo tutti i dettagli.
Ogni anno, nella legge di Bilancio del Governo italiano, sono previste delle indennità e dei bonus, ai quali possono accedere alcuni cittadini. Alcune di queste sono previste ogni anno, mentre altre vengono approvate in via sperimentale per un anno. Per accedere a questi bonus e a queste indennità, è necessario possedere determinati requisiti. Tra questi, il requisito principale è, spesso, il reddito ISEE del richiedente, e della sua famiglia. Questo non deve superare un determinato limite, che può cambiare a seconda dell'indennità. Il reddito ISEE, seppur importante, non è, però, l'unico requisito previsto.
Negli ultimi giorni, ad esempio, si sta parlando della Prestazione Universale, o Assegno di Assistenza. Più che un bonus, questa indennità è un'integrazione all'indennità di accompagnamento. Il suo valore è di 850 euro mensili, e si va, per l'appunto, a sommare all'indennità di accompagnamento. Essendo un'indennità integrativa all'indennità di accompagnamento, essa prevede gli stessi requisiti dell'indennità di accompagnamento, la quale ha un valore di 531,76 euro al mese, più altri requisiti precisi.
Prestazione universale: ecco come usufruire dell'indennità da 850 euro, integrativa dell'indennità di accompagnamento
Come spiega l'INPS, l'indennità di accompagnamento viene erogata per dodici mensilità, a decorrere dal mese successivo alla presentazione della domanda. Essa spetta ai soggetti mutilati, o anche agli invalidi totali, i quali non possono deambulare senza l'aiuto di un accompagnatore o, comunque, non possono compiere i più fondamentali atti quotidiani. Per accedere alla Prestazione universale, o Assegno di Assistenza, inoltre, i richiedenti dovranno essere anziani non autosufficienti, con almeno 80 anni d'età, che hanno bisogno di un bisogno assistenziale gravissimo. Questo, naturalmente, viene valutato di volta in volta. Inoltre, il reddito ISEE non deve superare i 6.000 euro annui. Naturalmente, infine, bisogna essere già percettori di indennità di accompagnamento.
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L'indennità potrà essere richiesta, e utilizzata in favore della persona anziana, dall'accompagnatore, che può essere anche il figlio o anche il nipote del nonno o della nonna in questione. Il ragioniere Nicola Iodice, celebre esperto di questioni riguardanti indennità, bonus e pensioni, ha specificato che l'importo della Prestazione Universale non potrà essere utilizzato per qualsiasi cosa, ma solo in casi specifici, come per remunerare il costo da lavoro per l'assistenza e la cura della persona bisognosa, o per il lavoro svolto da lavoratori e lavoratrici domestici, con mansioni di assistenza. Altresì, potrà essere utilizzato per acquistare dei servizi destinati al lavoro di cura e assistenza, che vengono forniti da imprese qualificate nel settore.
Le ultime precisazioni
Non è ancora possibile fare domanda, ma, secondo quanto spiega Nicola Iodice, le domande dovrebbero essere aperte verso la fine del 2024. Si potranno fare online, sul portale dell'INPS, o presso Caf e Patronati. L'indennità sarà erogata per 24 mensilità, dal primo gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. Infine, Iodice ricorda che, per chi non spenderà del tutto, o in parte, la quota integrativa di 850 euro, essa verrà revocata, e bisognerà restituire anche gli importi percepiti. Non sarà, però, toccata l'indennità di accompagnamento.