Lavoro domestico, i badanti vengono pagati anche in caso di ricovero della persona assistita? "Ci sono solo due opzioni"

Le persone assunte con contratto di lavoro domestico continuano a percepire lo stipendio, anche in caso di ricovero della persona assistita, oppure è possibile una sospensione del pagamento? Un noto avvocato risponde alla domanda.

La Legge n°339 del 2 aprile 1958 ha disciplinato per la prima volta il lavoro domestico, nell'ordinamento giuridico italiano. Viene considerato prestatore di lavoro domestico, colui o colei che presta la propria opera presso lo stesso datore di lavoro, per mansioni che riguardano il funzionamento della vita, familiare e personale, per almeno quattro ore al giorno. L'obiettivo di questa Legge era, naturalmente, quello di regolarizzare il lavoro domestico, e di tutelare i prestatori e le prestatrici di lavoro domestico, da un punto di vista economico, legale, professionale e personale. Negli anni, poi, la Legge in questione ha subito modifiche e aggiornamenti, e sono state pubblicate anche altre norme e leggi che disciplinano tale argomento.

Nel febbraio del 2014, inoltre, è stato stipulato anche il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico. Il CCNL del Lavoro Domestico è il documento più completo e preciso, sulla disciplina di questo particolare tipo di lavoro, e ha la funzione di regolare, in maniera completa e precisa, ogni aspetto dello stesso: dalle tutele per i lavoratori, ai doveri di questi ultimi, basati sul tipo di lavoro effettuato. Nel Contratto, si trovano anche le tabelle retributive minime di questo lavoro, e tutte le altre norme riguardanti lo stipendio dei lavoratori domestici.

Lavoro domestico: i badanti devono percepire lo stipendio anche in caso di ricovero della persona assistita? Ecco le uniche due opzioni disponibili

Non tutti, però, hanno letto con attenzione il suddetto Contratto Collettivo e, pertanto, possono sorgere dei dubbi in merito. Uno di questi, è quello presentato dall'avvocato Roberto Amati, in un recente video, pubblicato sulla sua pagina TikTok. In particolare, Amati ha sciolto un dubbio importante: un badante o una badante ha diritto alla retribuzione, in caso di ricovero della persona assistita in ospedale o in una casa di cura? La risposta è : anche nel caso di ricovero, infatti, il rapporto di lavoro non cessa in maniera automatica e, dunque, il datore deve continuare a pagare il lavoratore.

@avvocatoamati

Badante e ricovero del badato #avvocatoamati #avvocatodellavoro

♬ suono originale - Avv. Roberto Amati

A dir la verità, le opzioni, in caso di ricovero della persona assistita, sono due. La prima, come già detto, è quella di continuare a retribuire il lavoratore, in quanto il rapporto di lavoro non cessa. L'altra, vien da sé, è quella di cessare il rapporto di lavoro. Come spiega Amati, infatti, nel rapporto di lavoro di colf e badanti, vige il principio della libera recedibilità. Secondo questo principio, il datore di lavoro può licenziare il lavoratore in qualsiasi momento, anche senza l'esistenza di giusta causa. Questo, ovviamente, dando un preavviso minimo di 8 giorni. Per questo, se la persona assistita viene ricoverata, il datore di lavoro può licenziare il badante o la badante, affrontando, però, tutte le conseguenze del licenziamento. Senza licenziamento, invece, il lavoratore o la lavoratrice ha sempre diritto alla retribuzione.

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Lavoro domestico, e in particolare, assistenza agli anziani.

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