Smartphone, è davvero possibile usare una patata per ricaricarlo? Il fisico Schettini: "Ecco come funziona l'esperimento"

Un noto esperto di fisica ha parlato di una serie di video, diventati virali nelle ultime settimane, secondo cui uno smartphone si riuscirebbe a caricare grazie a una patata. Ecco cosa c'è di vero, e perché il noto esperimento sembra funzionare.

Le patate sono dei tuberi molto diffusi in tutto il mondo. Questi tuberi hanno, principalmente, un uso alimentare. Esse possono essere cotte in modi diversi, e consumate in modi diversi: possono essere lessate, cotte al forno, o fritte. Si possono, altresì, mangiare da sole, magari condite con olio e sale, oppure insieme ad altri alimenti. Tra le proprietà nutrizionali delle patate, si possono nominare quella energizzante, causata dalla presenza di carboidrati complessi, e quelle antiossidanti. Le proprietà antiossidanti sono causate, principalmente, dalla presenza di vitamine e sali minerali.

Oltre agli usi alimentari, le patate possono avere anche altri impieghi. L'acqua di cottura delle patate, ad esempio, può essere utilizzata per scrostare le stoviglie, e per pulirle in maniera efficace. In generale, l'amido contenuto nelle patate ha anche delle proprietà detergenti e, dunque, può essere utilizzato per creare dei detergenti naturali per la pelle, o per alcuni oggetti.

Smartphone: è davvero possibile caricarlo con una patata? Ecco la risposta del noto esperto

Non tutti sanno, però, che le patate sono anche dei buoni elettroliti. A rivelarlo, è stato Vincenzo Schettini, celebre professore di fisica, sulla sua pagina Instagram La fisica che ci piace. Il professore di fisica ha parlato di queste proprietà, in merito a un esperimento che sta circolando in rete. È possibile, infatti, vedere in rete alcuni video in cui degli utenti fanno un esperimento: infilano, cioè, il caricabatterie del cellulare in una patata. Alcuni di questi, in particolare, mostrano che, infilando il caricabatterie, il cellulare riuscirebbe a caricarsi, quasi come fosse una presa della corrente. Ma cosa c'è di vero?

Come dicevamo, e come dice Schettini, il succo della patata è un buon elettrolita, e cioè può generare elettricità. Questo avviene, però, se la patata è connessa a due elettrodi, e cioè uno di rame e uno di zinco. Più patate si collegheranno agli elettrodi, più energia verrà prodotta. Schettini ha, dunque, mostrato un esperimento: in una cassa, infatti, lo scienziato ha messo alcune patate, e le ha collegate ai due elettrodi. Così facendo, ha visto che, in effetti, una piccola quantità di energia elettrica è stata prodotta. Ma è sufficiente a ricaricare un cellulare?

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Delle patate.

Vincenzo Schettini ha spiegato che l'energia è troppo poca per ricaricare uno smartphone. Per quanto, dunque, sia possibile produrre energia elettrica, partendo dalle patate, se si aggiungono i due elettrodi. E allora come 'funziona' l'esperimento mostrato nei video in rete? Come mai, collegando il cavo a una sola patata, si attiva la ricarica dello smartphone? Molto semplice: c'è il trucco! Schettini ha mostrato, infatti, che non c'è affatto il sistema per trasformare l'energia chimica della patata in energia elettrica, ma semplicemente il cavo collegato alla patata non è il cavo collegato al cellulare. Lo smartphone, infatti, è segretamente collegato a una presa elettrica con un altro cavo, che nel video non si vede. Diffidate, dunque, da video del genere sui social: sono, spesso, falsi, e nascondono un trucco!

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