Truffa del finto SMS, rimborso da 7mila euro per una pensionata: il motivo e come ha fatto

Una donna di origine triestina è riuscita a ottenere un rimborso da più di 7mila euro dopo essere stata vittima della truffa del finto SMS. Come ha fatto ad ottenere il risarcimento: la storia.

I tentativi di truffa sono all'ordine del giorno, così come sono ancora troppe le vittime dei malintenzionati che puntano a sottrarre dati sensibili e denaro. Bersagli preferiti dei truffatori sono le persone anziane, spesso più propense a credere alla buona fede di chi hanno di fronte e per questo più inclini a cadere nelle trappole architettate ai loro danni.

Esistono, però, vicende che giungono a un lieto fine. È il caso di I.G, una pensionata di origine triestina, residente a Roma, che è riuscita ad ottenere un corposo risarcimento dopo essere stata truffata. La storia è stata portata alla luce da Adico, associazione a difesa dei consumatori. La truffa è stata messa in atto con il raggiro del finto SMS, con il quale i truffatori hanno sottratto alla donna più di 9mila euro. Con questi soldi i truffatori, stando a quanto riportato, si sono pagati una fattura della Tari e alcune utenze.

Truffa del finto SMS, così la pensionata è riuscita a ottenere un rimborso

Rimborso per una pensionata dopo la truffa del finto SMS
Pensionata ottiene un rimborso dopo la truffa del finto SMS

La pensionata aveva richiesto alla sua banca di disconoscere quelle operazioni effettuate tramite un conto corrente aperte insieme alla madre, senza però ottenere una risposta positiva da parte dell'istituto bancario. La donna ha deciso così di affidarsi all'associazione e in questo modo è riuscita ad ottenere il rimborso di gran parte della cifra. È stato il distributore dell'energia elettrica, che aveva ricevuto i soldi dai truffatori per il pagamento di alcune utenze insolute, a restituire il denaro alla pensionata.

La donna triestina residente a Roma è riuscita, in questo modo, ad ottenere indietro 7.400 euro. In questo caso la vicenda si è conclusa in maniera positiva, tante altre storie hanno invece un esito diverso. La truffa in questione è avvenuta tramite una falsa comunicazione giunta sul cellulare della donna nella quale veniva comunicato un pagamento sospetto verso la Lituania, con l'invito alla pensionata a cliccare un link per negare la transazione. La donna è stata contattata in seguito da un sedicente operatore dell'antifrode della banca, che è riuscito a farsi fornire alcuni codici. In questo modo ha svuotato il conto corrente della vittima. Stando a quanto emerso, i truffatori con il denaro sottratto avevano pagato delle bollette e una fattura della Tari.

Per arrivare al rimborso della cifra, l'associazione si è rivolta sia alla banca che al Comune che ha incassato i soldi della Tari e ai distributori di gas ed energia che hanno incassato i soldi delle bollette, allegando la denuncia presentata dalla vittima ai Carabinieri. Solo il distributore dell'energia, oltre a riconoscere l'esistenza di un raggiro, ha accolto le richieste della donna provvedendo al rimborso.

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