Plastica nel cibo, gli esperti lanciano l'allarme: "Quali sono gli alimenti più a rischio"

L'assunzione di plastica tramite l'alimentazione, dovuta alle cosiddette microplastiche, starebbe provocando un aumento dei tumori a esordio precoce, in particolare quello del colon-retto. Diagnosi in crescita anche in Italia. Gli esperti lanciano l'allarme ed evidenziano gli alimenti maggiormente a rischio. 

Anche se inconsapevolmente, ogni giorni ingeriamo una certa quantità di plastica tramite l'alimentazione. Si tratta di un fenomeno allarmante che ha conseguenze importanti sulla salute del nostro organismo. È per questo motivo che gli esperti invitano a tenere alta la guardia sulla questione delle microplastiche.

Negli ultimi anni, gli studi stanno evidenziando un vertiginoso aumento per quanto riguarda le diagnosi di tumori a esordio precoce. Gli occhi sono puntati, in particolare, sul tumore del colon-retto. Tra i 37.222 casi di tumori precoci diagnosticati in Italia nel 2022, ben 2.159 hanno riguardato proprio il tumore di colon-retto. Questa tendenza in aumento negli ultimi decenni, secondo gli esperti, è da attribuire proprio alle microplastiche, dei frammenti di plastiche lunghi meno di 5 millimetri presenti in alcuni alimenti che assumiamo ogni giorno. Ogni persona, secondo alcune stime, mangia 5 grammi di plastica ogni settimana.

Plastica nel cibo, gli alimenti sotto la lente d'ingrandimento

Plastica nel cibo, l'intervento di Alessandro Miani in tv
Plastica nel cibo, l'intervento dell'esperto. Fonte: Mattino Cinque su Canale 5

Il nostro organismo, non riconoscendole, non riesce ad espellere le microplastiche e questo crea conseguenze non di poco conto per la salute. Gli alimenti finiti sotto la lente d'ingrandimento per lo studio dell'aumento dei casi di tumore al colon-retto tra i giovani, stando a quanto rivelato in un servizio andato in onda durante una puntata di Mattino Cinque, programma trasmesso su Canale 5, sono i seguenti. Carni rosse bruciate in cottura, bevande gassate (quindi zuccheri lavorati), alcolici e in generale gli alimenti ultraprocessati, ovvero i cibi preparati industrialmente ai quali vengono aggiunti additivi e zuccheri in eccesso (patatine, bibite, biscotti industriali), ma anche l'acqua in bottiglia. Questi alimenti, ma anche l'aumento del consumo di antibiotici e uno stile di vita sedentario sarebbero in grado di alterare il microbioma intestinale e favorire l'insorgenza dei tumori.

Intervenuto nel corso della trasmissione, Alessandro Miani, Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale, ha evidenziato i rischi legati all'assunzione di microplastiche. Le microplastiche, che al loro interno contengono sostanze dannose per la nostra salute, sono infatti in grado di accumularsi all'interno dei nostri organi (reni, fegato, intestino) con rischi da non sottovalutare per la salute. Per questo motivo, secondo gli esperti, il tema va analizzato e affrontato seriamente, prendendo le dovute contromisure.

LEGGI ANCHE: Gelato, il dettaglio troppo sottovalutato: "È la miglior tutela per i consumatori"

Lascia un commento