Assegno unico, così è possibile recuperare gli arretrati: attenzione a questa scadenza da rispettare

C'è ancora tempo per ottenere il pagamento degli arretrati dell'Assegno unico, ma bisogna affrettarsi. C'è una scadenza da rispettare per l'erogazione degli arretrati a partire da marzo: chi rischia di perderli.

L'Assegno unico e universale è uno degli strumenti economici destinate alle famiglie. Si può ottenere per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni (incondizionatamente fino alla maggiore età, poi solo al soddisfacimento di determinate condizioni fino ai 21 anni) o, in caso di figli disabili, senza limiti di età. L'importo dell'Assegno unico è variabile e viene determinato in base a valore ISEE, età e numero dei figli, eventuali situazioni di disabilità dei figli.

L'importo complessivo dell'Assegno unico è composto da una quota variabile da 57 a 199,4 euro e una quota a titolo di maggiorazione. Il valore ISEE è necessario per determinare l'importo della misura, che può essere comunque richiesta a prescindere dal valore ISEE. Il beneficio, che spetta per i nuovi nati a partire dal settimo mese di gravidanza, è erogato tramite accredito su conto corrente bancario o postale, libretto di risparmio dotato di codice IBAN, carta di credito o di debito dotata di codice IBAN, bonifico domiciliato presso lo sportello postale.

Assegno unico, come fare per recuperare gli arretrati

Assegno unico, cosa bisogna fare per ottenere gli arretrati
Assegno unico, è ancora possibile ottenere gli arretrati

L'Assegno unico spetta a tutte le categorie di lavoratori dipendenti sia pubblici che privati, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati. Per ottenerlo è necessario presentare un'apposita domanda online all'INPS, contattando il numero dedicato o tramite enti patronati. La domanda si può presentare un qualsiasi momento e, a partire dall'1 marzo 2023, il pagamento delle domande già accolte prosegue d'ufficio. Non è necessario, dunque, presentare una nuova domanda.

In base al periodo di presentazione delle domande, però, si rischia di perdere gli arretrati. Per le domande presentare dopo il 30 giugno, infatti, l'assegno decorre dal mese successivo a quello di presentazione. Per le domande presentate dall'1 marzo al 30 giugno di ciascun anno, invece, l'assegno spetta con tutti gli arretrati dal mese di marzo.

Lo scorso 29 febbraio si è chiusa la finestra per presentare l'ISEE aggiornato e quindi evitare di ottenere un importo ridotto. Chi non ha fatto in tempo a presentare l'ISEE aggiornato, però, può ancora recuperare. Se si presenta la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica, con i dati aggiornati, entro il 30 giugno 2024 si ha infatti la possibilità di ottenere l'erogazione della misura con l'importo aggiornato e in più gli arretrati a partire dal mese di marzo.

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