Truffa del finto incidente, "così mi hanno hackerato il telefono di casa": l'incredibile storia di Enrica

La truffa del finto incidente è tra le più diffuse negli ultimi mesi: tra i metodi utilizzati dai malfattori anche quello di hackerare il telefono delle vittime. L'incredibile storia di Enrica, 88enne della provincia di Como.

Quella del finto incidente è senza dubbio una delle truffe più diffuse negli ultimi tempi. Il copione è sempre lo stesso. Si riceve una telefonata, dall'altra parte un sedicente carabiniere o avvocato che ci informa del coinvolgimento di un nostro parente (solitamente un figlio) in un incidente, con la richiesta urgente di una somma di denaro per evitargli il carcere. Se ne sta parlando spesso e in abbondanza, ma le vittime sono ancora tante.

C'è, però, anche chi riesce a riconoscere la truffa e a difendersi. È il caso di Enrica, una 88enne della provincia di Como. La donna, ai microfoni della trasmissione Mattino Cinque in onda su Canale 5, ha raccontato la sua storia. La vicenda si è verificata solo qualche giorno fa. L'anziana signora ha spiegato di aver ricevuto una telefonata da un numero privato: dall'altra parte una donna, che ha svelato a Enrica il coinvolgimento di suo figlio in un incidente e l'ha invitata a contattare al più presto le forze dell'ordine. La telefonata ha subito insospettito la donna, consapevole che il figlio fosse al lavoro da diverse ore e che quindi un suo coinvolgimento in un incidente fosse improbabile.

Truffa del finto incidente, la vicenda della signora Enrica

Truffa del finto incidente, così Enrica ha sventato il raggiro
Truffa del finto incidente, l'incredibile storia della signora Enrica

Enrica ha comunque provato a mettersi in contatto telefonicamente col figlio, per sincerarsi delle sue condizioni. Dall'altra parte una voce sconosciuta: "Sono il carabiniere. Suo figlio ha avuto un incidente. Gli ho requisito la patente, il cellulare e l'auto. Suo figlio ha bisogno di un avvocato, rischia 5 mesi di galera". Una truffa, dunque, architettata nei minimi dettagli. I malviventi, infatti, sono riusciti in qualche modo anche ad hackerare il telefono della donna: qualsiasi numero facesse Enrica con il suo telefono di casa, infatti, dall'altra parte rispondevano i sedicenti carabinieri. In questo modo, sembrava quasi impossibile riuscire a sfuggire al raggiro.

L'anziana donna, sospettosa fin dall'inizio, è comunque riuscita ad evitare l'inganno, servendosi anche dell'aiuto della nuora che vive nella stessa villetta. Quello del telefono di casa hackerato, dunque, sembra essere un nuovo metodo utilizzato dai truffatori per rendere ancora più credibile il raggiro. La signora Enrica, comunque, informata sui potenziali rischi, è riuscita a non cadere nel tranello, sventando il tentativo di truffa messo in piedi dai malintenzionati.

LEGGI ANCHE: Truffa da 4500 euro, così Maria ha incastrato i malfattori: "Dopo la loro telefonata..."

Lascia un commento