Gli staccano la luce, poi l'incredibile scoperta: 1800 euro di rimborso per un cliente, come ha fatto

Un cliente aveva subito il distacco della luce per morosità, salvo scoprire di essere stato vittima di un'attivazione di contratto a sua insaputa. In questo modo il consumatore è riuscito ad ottenere un rimborso di 1.800 euro. L'incredibile vicenda.

Che sia online o offline, ognuno di noi ogni giorno è esposto a innumerevoli tentativi di truffa. Riuscire a riconoscerli e difenderli è tutt'altro che semplice: per questo motivo è importante continuare a rimanere informati sull'argomento. In alcuni casi, riuscire a difendersi è molto difficile, se non impossibile. Una vicenda riguardante le difficoltà riscontrate da un uomo nel difendersi da una truffa sono state raccontate nelle scorse ore da Consumerismo. Come si legge sul sito web dell'associazione, infatti, un consumatore si è ritrovato da un giorno all'altro senza energia elettrica a causa di alcune bollette non pagate. In realtà l'uomo, che svelato dall'associazione, non era a conoscenza del fatto di avere delle bollette della luce e del gas non pagate, perché queste non arrivavano.

Per mesi, infatti, il consumatore non ha ricevuto le bollette di energia elettrica e gas. Ritrovatosi senza fornitura a causa del distacco subito per morosità, l'uomo ha scoperto di essere stato vittima di un contratto non richiesto. A quel punto, si è attivato per capire come potersi difendere. Inizialmente, il cliente ha dovuto pagare circa 1.800 euro per riavere, innanzitutto, il riallaccio dell'utenza e poter nuovamente usufruire dei servizi dei fornitori. Contestualmente, però, l'associazione ha effettuato delle contestazioni per il disconoscimento del contratto effettuato all'insaputa del consumatore.

Distacco della luce, poi la contestazione: per il cliente un rimborso da 1.800 euro

Contratto della luce attivato a sua insaputa: rimborso per un cliente
Cliente ottiene un rimborso da 1.800 euro dopo il distacco della luce per un contratto attivato a sua insaputa

La società di fornitura ha accolto le contestazioni per il disconoscimento del contratto. In questo modo il procedimento è andato avanti. Al termine dell'iter di contestazione, dunque, l'associazione è riuscita ad ottenere per il consumatore il completo annullamento di quanto indebitamente fatturato, per un importo di poco superiore a 4.000 euro. E non solo. Il cliente, infatti, ha ottenuto anche il rimborso di 1.800 euro, pari alla cifra pagata per la riattivazione dell'utente.

In questo modo, la storia si è conclusa con il lieto fine. Nel mentre, però, tante difficoltà per il consumatore, che si è ritrovato senza le utenze e con la necessità di dover pagare di tasca propria per ottenere il riallaccio dell'utenza. Una sorta di raggiro, quello ai suoi danni, inizialmente andato importo, ma poi fortunatamente sventato con il supporto di una delle tante associazioni a tutela dei consumatori.

LEGGI ANCHE: Truffa della banca, attenzione al metodo dello spoofing: "Così rubano l'identità"

Lascia un commento