Bevande, lotto ritirato dal Ministero della Salute: "Non consumatele", diffusa l'allerta

Il Ministero della Salute ha diffuso un nuovo avviso di richiamo alimentare riguardante delle bevande vendute in brick. Il ritiro dal commercio si è reso necessario a causa del rischio chimico. Tutti i dettagli.

Un nuovo avviso di richiamo alimentare è stato diffuso, nelle scorse ore, dal Ministero della Salute. Questi avvisi di richiamo sono fondamentali per tutelare la salute dei consumatori e vengono diramati quando gli operatori del settore segnalano una non conformità nei prodotti in commercio. Nel caso in questione, la non conformità è rappresentata dal rischio chimico. Possono comunque essere svariati i motivi che rendono necessario il ritiro di un prodotto dal commercio.

Come facciamo ogni volta, riportiamo nei dettagli tutte le informazioni riguardanti l'avviso di richiamo alimentare riguardante il lotto di bevande. Il ritiro riguarda il lotto LB-B30 dei brick venduti a marchio Quice. Si tratta delle bevande denominate Quice mango fruit drink vendute in brick da 250 ml con data di scadenza 15 febbraio 2025. La produzione è effettuata in Pakistan, da Quice Food Industries Ltd, azienda che ha sede a WS-7, F.C.H.S., Karachi-74800, Pakistan.

Bevande ritirate dal commercio per rischio chimico: contenuto di acido benzoico oltre i limiti ammessi

Ministero della Salute, ritirato un lotto di bevande
Il comunicato diffuso dal Ministero della Salute sul richiamo del lotto di bevande dal commercio

Come si legge nel comunicato ufficiale di richiamo diffuso nelle scorse ore dal Ministero della Salute, il ritiro del lotto di bevande a marchio Quice si è reso necessario a causa del rischio chimico. In particolare, nel prodotto è stato riscontrato un contenuto di acido benzoico oltre i limiti ammessi. Per questo motivo, coloro che hanno acquistato il prodotto sono invitati a non consumarlo e a restituirlo presso il punto vendita. Il negoziante provvederà alla sostituzione o al rimborso.

L'acido benzoico è una sostanza naturalmente present in alcune piante (mirtilli, cannella, chiodi di garofano), ma viene anche prodotto industrialmente per essere utilizzato come conservante alimentare allo scopo di inibire la crescita di muffe, batteri e lieviti. Questo composto organico è generalmente considerato sicuro per il consumo umano, ma ad alte dosi è in grado di causare danni alla salute (irritazione alle mucose, problemi respiratori, danni agli organi interni). Può inoltre scatenare reazioni avverse nei soggetti particolarmente sensibili allergici. Per proteggere la salute dei consumatori e garantire la qualità degli alimenti, la legge stabilisce una dose giornaliera accettabile e dei limiti massimi per gli alimenti. Superati questi limiti, gli alimenti sono sottoposti al ritiro dal commercio. È esattamente quanto accaduto nel caso delle bevande in questione.

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