Carne, ritirati numerosi lotti di un marchio italiano: il Ministero della Salute diffonde l'allerta

Il Ministero della Salute ha diffuso un nuovo avviso di richiamo alimentare riguardanti numerosi lotti di carne prodotti e venduti da un marchio italiano. Il motivo è il rischio chimico: "Rischio di gravi lesioni per i consumatori".

Due nuovi avvisi di richiamo alimentare sono stati diffusi nella giornata di oggi, venerdì 26 luglio 2024, dal Ministero della Salute. Gli avvisi in questione riguardano numerosi lotti di carne prodotti e venduti da un marchio italiano. Il ritiro dal commercio è stato causato dal rischio chimico. Sul nostro sito web riportiamo tempestivamente gli avvisi di richiamo diffusi dal Ministero della Salute, che li pubblica su un apposito portale su segnalazione degli operatori del settore quando viene riscontrata una non conformità nei prodotti in vendita. Di seguito tutti i dettagli.

Il primo richiamo alimentare riguarda dei lotti di trippa Bovina venduti a marchio Caisa Alimentare S.r.l. in confezioni dal peso lordo di 700 grammi e peso netto di 500 grammi. I lotti in questione sono 10072024, 19072024 e 04082024, con date di scadenza 10 luglio 2024, 19 luglio 2024 e 04 agosto 2024 . La produzione è effettuata dalla stessa azienda Caisa Alimentare S.r.l., marchio di identificazione ITS5L51, che ha sede in via Augusto Righi 1, a Pisa.

Carne richiamata dal commercio per rischio chimico: valore pH troppo alto

Carne, scatta il richiamo del Ministero della Salute
Il comunicato di richiamo dei lotti di carne diffuso dal Ministero della Salute

Anche il secondo richiamo alimentare riguarda della trippa bovina, in questo caso congelata, con peso netto di 500 grammi. Stesso produttore, ma i lotti sono più numerosi. Di seguito i lotti richiamati dal commercio: 30112025, 03122025, 04122025, 05122025, 06122025, 12122025, 24122025, 25122025, 02012026 e 03012026. Queste, invece, le date di scadenza: 30 novembre 2025, 3 dicembre 2025, 4 dicembre 2025, 5 dicembre 2025, 6 dicembre 2025, 12 dicembre 2025, 24 dicembre 2025, 25 dicembre 2025, 2 gennaio 2026 e 3 gennaio 2026.

Come si legge nei comunicati ufficiali di richiamo diffusi dal Ministero della Salute, il ritiro si è reso necessario a causa del rischio chimico. In particolare, è stato riscontrato un possibile pH maggiore di 11. Per questo motivo, i consumatori sono invitati a non ingerire il prodotto: c'è, infatti, il rischio di gravi lesioni al sistema digerente. Un valore del genere, infatti, indica un ambiente estremamente alcalino, essendo ben al di sopra del pH neutro o di quello generalmente riscontrabile negli alimenti.

Un pH così alto è in grado di alterare il sapore dell'alimento, di alterare le sue proprietà nutritive ma anche di provocare gravi conseguenze per la salute dei consumatori. Le cause di un pH così alto possono essere, generalmente, additivi alimentari, processi di produzione o contaminazione. In ogni caso, un valore troppo alto di pH rende l'alimento non idoneo al consumo e per questo risulta necessario il richiamo dal commercio.

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