Mutuo prima casa, nuovo chiarimento dell'Agenzia delle Entrate: "Cosa succede con le detrazioni in caso di trasferimento all’estero”

L'Agenzia delle Entrate chiarisce il dubbio di una cittadina, la quale ha chiesto se, per chi ha un mutuo per la prima casa, è possibile continuare a usufruire delle detrazioni per gli interessi passivi, anche in caso di trasferimento all'estero. Ecco tutti i dettagli.

Possedere una casa è il sogno di moltissime persone. Avere una casa tutta propria, infatti, è un investimento importante, secondo tanti punti di vista. Lo è perché, dopo aver terminato di pagare il mutuo, non bisogna più pagare un canone mensile per la casa, e lo è anche da un punto di vista simbolico, in quanto si possiede, da soli o con la famiglia, qualcosa di completamente nostro, e che non può esserci tolto. Con l’aumentare dei problemi economici, acquistare una casa, e soprattutto la prima casa, è diventato sempre più difficile. Per fortuna, però, ci sono tante agevolazioni per chi vuole acquistare la prima casa.

Tra queste, si cita la riduzione dell’imposta di registro, nonché delle imposte ipotecarie e catastali. Chi richiede un mutuo per l'acquisto della prima casa, inoltre, può usufruire di una detrazione IRPEF del 19%, sugli interessi e sulle spese accessorie del mutuo stesso. L'articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, ad esempio, stabilisce che, dall'imposta lorda, si può detrarre un importo pari al 19 per cento di diversi oneri sostenuti.

Agenzia delle Entrate: ecco il chiarimento sul mutuo prima casa e sulle agevolazioni in caso di trasferimento all'estero

Tra questi oneri, si citano gli interessi passivi e gli oneri accessori relativi, ma anche le quote di rivalutazione che sono dipendenti da clausole di indicizzazione, che riguardano il mutuo della prima casa. A proposito di interessi passivi, una cittadina ha chiesto un chiarimento all'Agenzia delle Entrate, in merito alla possibilità di continuare a usufruire di queste detrazioni, in caso di trasferimento all’estero. In particolare, Carla ha chiesto all'Agenzia delle Entrate se il figlio, che ha un mutuo prima casa dal 2015, può continuare a usufruire delle detrazioni sul 730, nonostante il trasferimento all’estero.

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Il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate. (Fonte: Twitter - X - Agenzia delle Entrate / FiscoOggi).

L'Agenzia delle Entrate, nella Posta di FiscoOggi, ha risposto che può continuare a farlo. Questo perché il diritto alla detrazione degli interessi passivi sui mutui per l'acquisto dell’abitazione principale, non si perde in caso di trasferimento all’estero per motivi di lavoro, se questo avviene dopo l'acquisto. Ha aggiunto, però, che, perché resti tutto come prima, devono essere rispettate tutte le condizioni previste dall’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi.

Inoltre, devono permanere le esigenze lavorative che hanno determinato lo spostamento della dimora abituale. Infine, e questo è fondamentale, il contribuente, e quindi il figlio, non deve aver acquistato un altro immobile, da adibire ad abitazione principale nello Stato estero di residenza. Se ciò accadesse, si perderebbe il diritto alla detrazione fiscale.

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