Ristorante, può essere richiesto un sovrapprezzo per il taglio della torta? L'avvocato fa chiarezza: è possibile a questa condizione

Tra le varie voci di costo insolite presenti sugli scontrini di un ristorante c'è quello per il taglio della torta. Si tratta, in realtà, di un diritto legittimo da parte del ristoratore, ma solo ad una condizione. L'avvocato Massimiliano Dona fa chiarezza sulla vicenda.

Da ormai diversi anni si è diffusa, sul web, la pratica di condividere i cosiddetti scontrini folli. Si tratta di scontrini che mostrano importi, per l'acquisto di determinati beni e servizi, ritenuti spropositati dai clienti. Allo stesso modo, la pratica viene anche utilizzate per denunciare la presenza di alcune voci di costo insolite. Tra queste, ad esempio, quella del sovrapprezzo applicato dal ristorante per il taglio della torta.

Ci si chiede, dunque, se pratiche del genere siano legittime. Ne ha parlato, in un video pubblicato di recente, l'avvocato Massimiliano Dona, che si occupa di tutela dei consumatori. Nel filmato pubblicato nelle scorse ore, il legale ha fatto chiarezza su una vicenda emersa nei giorni scorsi, ovvero quella riguardante la richiesta di un ristorante di 58 euro per il taglio di una torta. È accaduto in provincia di Arezzo, dove il proprietario di un locale in provincia di Arezzo ha deciso di far pagare 4,50 euro a persona per servire agli ospiti la torta portata dal cliente in occasione del suo compleanno.

@massimiliano.dona

Un ristoratore ha fatto pagare 58 euro per servire la torta di compleanno che il cliente aveva portato da casa.... Tutto regolare? 🤔 #consumatori #ristorante #torta #compleanno #servizio #dirittoditappo #voilosapevate

♬ suono originale - massimiliano dona

Ristorante, quando può essere richiesto un sovrapprezzo per il taglio della torta

Ristorante, perché è legittimo il sovrapprezzo per il taglio della torta
Ristorante, cos'è il servizio di taglio della torta e quando è legittimo. Fonte: TikTok

Questo addebito può sembrare, in apparenza, un'ingiustizia, ma è in realtà legittimo. Il ristorante, infatti, rinuncia innanzitutto a una vendita, perché la torta portata dal cliente non gli permette di vendere il dolce. Insieme al costo del servizio offerto dal ristoratore, poi, c'è la necessità di sistemare la torta in un frigorifero delle dimensioni adeguate, tirarla fuori al momento giusta e servirla al tavolo mettendo a disposizione i propri camerieri ma anche delle stoviglie, che andranno successivamente lavate. E non è tutto.

Consentire di portare il proprio dolce da fuori, infatti, è una cortesia del ristoratore, che non è obbligato ad offrirla. In realtà, lo stesso ristoratore si assume anche dei rischi: per questo motivo la pratica in questione è vietata da molti ristoranti se non portando l'apposito scontrino di acquisto della torta per dimostrare che la stessa provenga da una pasticceria. In alcuni casi viene anche richiesto l'elenco degli allergeni. Insomma, si tratta di un costo che può sembrare spropositato, ma è in realtà legittimo. Lo è, però, ad una condizione: che sia, ovvero, concordato in anticipo con il cliente, sia a voce e - ancor meglio - se scritto nel menù.

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