"Hanno provato a rubarmi 1800 euro, un dettaglio mi ha salvato", influencer svela la truffa del biglietto online

Un influencer svela la truffa del biglietto online che stava per trarlo in inganno: solo un dettaglio, a un passo dal compimento del raggiro, lo ha salvato.

Anche quando si crede di essere adeguatamente informati, non si è mai totalmente al riparo dalle truffe. Soprattutto quelle online, ormai, sono architettate con metodi sempre più avanzati e ciò rende difficile riconoscerle e di conseguenza difendersi. È il caso di un influencer, che ha spiegato di essere stato tratto in inganno. O quasi. Solo un dettaglio, a un passo dal compimento dal raggiro, lo ha messo in salvo.

L'influencer in questione è Marco Limite, che su TikTok si fa chiamare Limite e può contare su oltre 500mila follower. L'utente ha svelato come ha rischiato di diventare vittima di una truffa che gli sarebbe costata ben 1.800 euro. Di recente Limite è stato a Parigi e ha deciso di visitare una delle mete più apprezzate della capitale francese, ovvero il Museo del Louvre. Per procedere all'acquisto del biglietto del museo, l'influencer si è recato su quello che all'apparenza sembrava il sito web ufficiale del Louvre. Avendo visitato il sito web già più volte in precedenza, Limite ne conosceva la grafica e non credeva che potesse dunque rappresentare una minaccia. Sbagliando, evidentemente.

Nel giorno in cui avrebbe dovuto effettuare l'acquisto dei biglietti, l'influencer ha infatti cercato su un motore di ricerca "Louvre Tickets" cliccando su uno dei risultati senza prestare particolare attenzione all'indirizzo del sito web. Caricata la pagina, si è trovato di fronte a quello che, almeno graficamente, sembrava in tutto e per tutto il sito ufficiale del Museo del Louvre. La grande differenza tra il sito web ufficiale e quello fasullo è data dall'url (che finisce in .fr in quello originale, in .tech in quello fasullo), dettaglio a cui in pochi prestano attenzione. E anche l'influencer, nell'episodio in questione, si è fatto trarre in inganno.

Truffa del biglietto online, influencer individua il dettaglio ed evita il raggiro

Truffa del biglietto online, il dettaglio notato dall'influencer
Il dettaglio che ha salvato l'influencer dalla truffa del biglietto online

Limite è così andato avanti tra le pagine, arrivando a quella dedicata all'acquisto del biglietto. Altro particolare strano, nel sito fasullo le date di prenotazione erano quasi tutte libere, così come gli orari: nel sito originale trovare date e orari liberi è, invece, piuttosto complicato. Questo perché i malintenzionati vogliono rendere più agevole l'acquisto da parte dell'utente, con lo scopo di sottrargli i soldi. Scelti data e orari, l'influencer ha inserito i biglietti nel carrello e confermato il pagamento effettuato tramite un metodo di pagamento insolito. Credendo di trovarsi sul sito ufficiale del Museo del Louvre, la cosa non lo ha particolarmente insospettito.

Inseriti i dati, dopo poco tempo Limite ha ricevuto una notifica sul proprio smartphone. Una notifica arrivata dall'applicazione della propria banca che gli chiedeva l'approvazione per procedere al pagamento di ben 1.500 euro, a cui si sarebbero aggiunti 300 euro di commissione. Per un totale di circa 1.800 euro. Un utente meno attento, convinto di aver eseguito correttamente la procedura tramite i canali ufficiali, avrebbe autorizzato il pagamento diventando vittima della truffa. Fortunatamente, nel caso in questione le cose sono andate diversamente: l'influencer ha notato l'importo decisamente diverso da quello che avrebbe dovuto spendere per l'acquisto dei biglietti e ha negato l'autorizzazione al pagamento. Un solo click ancora e il raggiro si sarebbe compiuto. Per riconoscere ed evitare le truffe, dunque, è fondamentale prestare attenzione ad ogni piccolo dettaglio, anche quelli che spesso diamo per scontati. È anche molto importante aumentare i livelli di sicurezza delle applicazioni contenenti i nostri dati sensibili: se l'app della sua banca non gli avesse richiesto un'ulteriore conferma, infatti, Limite avrebbe perso ben 1.800 euro.

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