Busta paga, aumenti di stipendio già ad aprile per questi lavoratori: in vigore i nuovi accordi

In vigore già da aprile gli accordi sui CCNL Lavanderie e Tintorie Industria e Artigianato e CCNL Alimentari Industria che prevedono aumenti di stipendio in busta paga. L'obiettivo è quello di recuperare il potere di acquisto perso negli ultimi mesi. Cosa cambia per i lavoratori: i dettagli.

Belle notizie in arrivo, già a partire dal mese di aprile, per tanti lavoratori e lavoratrici. Come annunciato da Conflavoro PMI, infatti, insieme alla sigla sindacale Fesica-Confsal lo scorso 8 aprile sono stati stipulati gli accordi integrativi e modificativi sul Contratto collettivo nazionale del lavoro Lavanderie e Tintorie Industria e Artigianato e sul CCNL Alimentari Industria, che prevedono già da subito importanti aumenti di stipendio in busta paga.

Le novità, si legge nel comunicato diffuso da Conflavoro PMI poco fa, hanno validità ed efficacia dall'1 aprile 2024. La stipula degli accordi ha come obiettivo quella di tutelare l'occupazione nei settori coinvolti permettendo ai lavoratori di recuperare, almeno in parte, il potere d'acquisto perso a causa dell'inflazione degli ultimi mesi. È per questo motivo che sono stati previsti aumenti di stipendio in busta paga già dal mese in corso. La speranza è che ciò possa permettere una decisa ripresa dei consumi dei lavoratori dei settori in questioni.

Busta paga più ricca per i lavoratori, le novità previste dagli accordi stipulati nei giorni scorsi

Aumenti in busta paga già da aprile per questi lavoratori
In vigore i nuovi accordi: scattano gli aumenti di stipendio in busta paga per questi lavoratori

Per quanto riguarda il CCNL Alimentari Industria, gli accordi prevedono la previsione di un elemento aggiuntivo della retribuzione, da erogare mensilmente e con importi che variano in base al livello. L'EAR è previsto anche per viaggiatori e piazzisti. Per quanto concerne il CCNL Lavanderie e Tintorie, invece, secondo l'accordo ci sarà l'introduzione di una maggiorazione del 50% per il lavoro festivo. È inoltre prevista la revisione dell'art. 25 bis riguardante l'elemento di garanzia retributivo, fissato in 300 euro lordi per il 2024 e 350 euro lordi per il 2025. Queste cifre saranno erogate con la retribuzione del mese di dicembre in assenza di contrattazione aziendale. Le novità sulle retribuzioni daranno senza dubbio una boccata d'ossigeno ai tanti lavoratori e alle tante lavoratrici dei settori coinvolti messi in difficoltà dai sensibili aumenti di prezzo.

Per ognuno dei due CCNL in questione, fa sapere inoltre Conflavoro PMI, è stata prevista un'appendice dedicata in cui è specificato l'accordo sul tempo determinato, con causali specifiche per ciascun settore, così come previsto dall'articolo 24 del DL 48/2003 in relazione ai contratti a tempo determinato di durata superiore ai 12 mesi.

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