Il Ministero della Salute ha diffuso un nuovo avviso di richiamo alimentare riguardante delle spezie per gli alimenti: ritirati dal commercio alcuni lotti di confezioni di salvia in polvere. Il motivo.
Un nuovo avviso di richiamo alimentare è stato diffuso poco fa dal Ministero della Salute. Questo richiamo riguarda delle spezie utilizzate per condire gli alimenti. I ritiri dal commercio vengono diffusi dal Ministero, su segnalazione degli operatori del settore, quando questi ultimi riscontrano non conformità all'interno dei propri prodotti. In questo caso, la non conformità individuata è la presenza di allergeni non dichiarata in etichetta.
Il richiamo alimentare in questione riguarda delle confezioni di salvia in polvere, utilizzata come spezia per alimenti. In particolare, sono stati ritirati dal commercio due lotti di salvia in polvere bio venduti a marchio Padovana Macinazione Srl. Le confezioni da 1 kg sono prodotte dalla stessa azienda, che ha sede in Via Severi 9, nel Comune di Campodarsego (35011, in provincia di Padova).
Spezie per alimenti, richiamate alcune confezioni di salvia in polvere: il motivo
Sono due, in particolare, i lotti di confezioni di salvia in polvere bio da 1 kg di Padovana Macinazione Srl ritirati dal commercio. Il primo lotto è identificato con la sigla 005Q e ha come data di scadenza il 17 luglio 2026. Il secondo lotto è invece identificato con la sigla 005Q-01 e ha come data di scadenza 31 dicembre 2026. Il richiamo alimentare, come si legge nel comunicato diffuso poco fa, è stato reso necessario dalla presenza di un allergene non dichiarato in etichetta. L'allergene in questione è il glutine. Per questo motivo, viene raccomandato alle persone allergiche al glutine di non consumare i prodotti con i numeri di lotto e i termini minimi di conservazione indicati. Le consumatrici e i consumatori non allergici al glutine possono invece mangiare i prodotti richiamati senza rischi.
Gli allergeni da specificare in etichetta
Il glutine è tra gli allergeni la cui presenza all'interno dei generi alimentarti va specificata in etichetta. Sono 14, secondo il regolamento UE 1169/11, i principali allergeni per cui è previsto questo obbligo. Si tratta, per l'appunto, di cereali contenenti glutine, di crostacei e prodotti a base di crostacei, di uova e prodotti a base di uova, di pesce e prodotti a base di pesce, di arachidi e prodotti a base di arachidi, di soia e prodotti a base di soia, di latte e prodotti a base di latte, di frutta a guscio, di sedano e prodotti a base di sedano, di semi di sesamo e prodotti a base di sesamo, di anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a quelle stabilite per legge, di lupini e prodotti a base di lupini, di molluschi e prodotti a base di molluschi.
La mancata indicazione in etichetta della presenza di uno di questi allergeni all'interno dei prodotti comporta il richiamo dal commercio.