
Aver delineato i possibili scenari futuri che si potranno verificare al termine della fase emergenziale del LA, ci permette di tracciare due linee di sviluppo su cui lavorare in futuro per raccogliere e mettere a frutto i risultati ottenuti sino ad oggi.
1. Individuare forme di regolamentazione più appropriate
La fase emergenziale ha necessariamente funzionato in assenza di regole precise e condivise. Questo deregolamentazione in futuro dovrà essere sostituita dalla costruzione di una cornice istituzionale da cui si possa ripartire per emanare i bandi e consentire un accesso più ampio al personale. “Occorre ratificare gli atti. L’emergenza è servita ad eliminare quelle riserve mentali, specialmente quelle riferite al controllo del lavoro. Forse una cabina di regia ci avrebbe aiutato, ma serve una regolamentazione per tutti”.
2. Lavorare sulla formazione e definire un sistema di monitoraggio costante nel raggiungimento degli obiettivi per accompagnare il cambiamento
La formazione a tappeto del personale e della dirigenza erogata rappresenta una leva essenziale per lo sviluppo del Lavoro Agile.
“In questo il ruolo dei consulenti del Progetto “Lavoro Agile per il futuro della PA” è fondamentale, soprattutto nell’accompagnare, come già fatto, con webinar e formazione ad hoc la classe dirigente, soprattutto quella più reticente”.
L’altra leva di sviluppo è individuata nel monitoraggio e nella predisposizione di strumenti che consentano di condividere una reportistica comune del lavoro agile.
“Bisognerà trovare soluzioni per cui si possa conciliare il LA con il lavoro in presenza, preparando ed organizzando bene soprattutto la dotazione informatica e bisognerà dotarci di strumenti per la misurabilità del lavoro”.
“Questa esperienza ci ha insegnato che dobbiamo togliere norme e burocrazia e costruire una nuova cornice, prevedendo Piani di Lavoro Agile e andando oltre il 10% indicato dalla Legge Madia. Si potrà certamente arrivare ad una percentuale più alta, ma occorrerà incentivare la formazione e bisognerà pensare a modalità di monitoraggio diverse, più attinenti a questa nuova modalità di lavoro”
Si avrà anche bisogno di pensare ad accordi di lavoro maggiormente integrati tra di loro e più facilmente monitorabili e valutabili. Le formule sino ad oggi predisposte chiedono al lavoratore di produrre un monitoraggio mensile che viene poi archiviato dall’ufficio delle RU, senza tuttavia utilizzarlo a fini di analisi e di valutazione. In futuro si dovrà pensare a qualcosa di diverso e più analitico. Bisognerà cioè procedere ad analisi più sofisticate che possano misurare ad esempio l’incidenza di questa modalità di lavoro con altre forme di flessibilità (come i congedi).
Strettamente connessa alla realizzazione di un adeguato sistema di monitoraggio è la predisposizione di una strumentazione a supporto dell’attuazione del lavoro agile, ad esempio ricorrendo alla creazione di una piattaforma informatica per il Lavoro Agile, volta a fluidificare i processi di predisposizione del progetto di LA, in grado di superare le fasi del bando che ne rallentano fortemente l’implementazione.
Infine, una riflessione è stata posta sul ruolo futuro dei dirigenti. La lezione sulla opportunità di cambiare mentalità e capacità organizzative è certamente connessa alla eccezionalità sanitaria. Se la dirigenza dovrà guardare al futuro in maniera diversa forse non basterà solo lavorare per obiettivi. Occorrerà saper anticipare il futuro e vedere quali effetti, strategie ed azioni innovative possano essere generate. Ma per fare questo occorrerà sollecitare un più ampio cambiamento della PA che, fino ad oggi, ha forse investito il management pubblico di eccessive responsabilità e centralità. Questo sarà possibile ipotizzando un passaggio alla sussidiarietà delle attività e della programmazione. Bisognerà a questo proposito mettere in condizioni i manager pubblici di svolgere in maniera più serena il proprio operato amministrativo. A questo potrebbe giovare l’attivazione di una rete tra le PA o l’implementazione di una piattaforma dove caricare le best practice individuate a cui fare riferimento in caso di intoppi per risolvere gli stessi e realizzare così un Lavoro che sia davvero Agile per tutti.