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Punti critici e rischi temporanei

 

Accanto agli aspetti positivi generati dallo Smart Working indotto dall’emergenza Covid-19, non possono essere dimenticati, tuttavia, alcuni punti di attenzione ritenuti dalla maggioranza come “critici” che probabilmente incideranno sul futuro e che al momento possono considerarsi transitori. I partecipanti ai focus, pur con diverse tonalità, hanno tracciato un quadro molto chiaro:

 

 

 

 

 

  • Il rischio di over-working.  Proprio perché più attrezzati e formati tra tutti i LA, coloro che hanno avviato per primi la sperimentazione si sono trovati a dover fronteggiare una notevole mole di lavoro, dovendo supportare anche i cosiddetti lavoratori agili “emergenziali”. “E’ da considerare che coloro che hanno avviato la sperimentazione di LA prima dell’emergenza, proprio perché già pronti a questa nuova modalità di lavoro, si sono trovati “in prima linea” passando da smart workers a over workers”. Il tema dell’over working di fatto è una preoccupazione molto sentita e il diritto alla disconnessione è un tema fondamentale che andrà adeguatamente affrontato.

 

  • La paura che al rientro si tenderà a ristabilire lo status quo ante. Questa preoccupazione nasce dalla esperienza fatta durante la fase di sperimentazione del LA. La temuta reazione, soprattutto da parte di chi non si è mai dimostrato particolarmente favorevole alla sperimentazione del LA è vista come un possibile ostacolo; per questo si chiede di avviare sin da subito momenti di confronto ampio, anche attraverso il coinvolgimento dei sindacati.

 

  • Allo stesso tempo la paura che chi ha sperimentato la comodità dello SW non voglia tornare in ufficio. Un aspetto da tenere in seria considerazione riguarda coloro che non hanno potuto sperimentare il Lavoro Agile e che dovranno essere messi in condizioni di pari opportunità rispetto a tutti gli altri lavoratori. Ma una delle preoccupazioni è legata a come immaginare forme miste di lavoro in presenza e lavoro agile. Soprattutto per coloro che probabilmente hanno colto tutti gli aspetti positivi del LA e che avranno qualche difficoltà a ritornare in ufficio. “Stiamo sperimentando una situazione di emergenza. La prospettiva futura sarà probabilmente legata al problema di far tornare in tornare in ufficio quelli che hanno sperimentato, anche loro malgrado, il LA. Consideriamo che in questo periodo l’attività amministrativa è “congelata” e il ritorno alla normalità comporterà la riapertura di una quantità di servizi al cittadino oggi non operativi”.

 

  • La caduta del paradigma “Smart Working = maggiore conciliazione lavoro-famiglia”. Fino a prima dell’emergenza lo Smart Working è stato considerato uno strumento utile per conciliare vita e lavoro. L’esperienza del lavoro da casa con la presenza di impegni familiari (soprattutto in presenza di figli piccoli) ha ridimensionato fortemente la valenza di questo strumento. In alcuni casi tale cambiamento viene addirittura citato come “un cambiamento di paradigma”. “Va fatta una riflessione su un cambiamento di paradigma legato al lavoro agile come strumento di conciliazione lavoro-famiglia. L’esperienza che stiamo conducendo in questo periodo non ci consente di affermare che il LA migliori la conciliazione, anzi la mette in crisi”.

 

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