Piano Del Lavoro Agile

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3 Parole chiave per un Piano del Lavoro Agile

Regolazione
Flessibilità/adattabilità
Sperimentazione

Lo svolgimento dell’attività lavorativa in modalità “lavoro agile” si inserisce nel processo di innovazione dell’organizzazione del lavoro, allo scopo di incrementare la produttività e agevolare la conciliazione vita-lavoro. Il lavoro agile si aggiunge alle modalità tradizionali di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, senza modificare la posizione giuridica e contrattuale del collaboratore/ratrice nell’organizzazione, e senza costituire una nuova categoria contrattuale di lavoro.
Per rendere operativa l’implementazione del lavoro agile è necessario adottare alcuni atti propedeutici essenziali e altri semplicemente utili per procedere in maniera trasparente, partecipata, efficace ed efficiente.
Tali atti devono rispettare alcune indicazioni previste esplicitamente dalla normativa, ma grazie al carattere innovativo della stessa, possono essere ben adattati alle caratteristiche, alle esigenze e agli obiettivi delle singole organizzazioni, rappresentando una cornice di riferimento chiara e personalizzata.

 
 

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3 Parole chiave per la normativa

Regolazione

Flessibilità/adattabilità

Sperimentazione

 

Come si rende operativo il Lavoro agile?

Lo svolgimento dell’attività lavorativa in modalità Lavoro agile si inserisce in un processo di innovazione che ha lo scopo di incrementare la produttività e agevolare la conciliazione tra la vita professionale e quella privata. Il Lavoro agile si aggiunge alle modalità tradizionali di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato senza modificare la posizione giuridica e contrattuale del collaboratore. Per rendere operativa l’implementazione del Lavoro agile si evidenza la necessità di adottare alcuni atti propedeutici necessari e altri utili ad un’applicazione trasparente, partecipata, efficace ed efficiente del Lavoro agile.

Tali azioni devono rispettare alcune indicazioni previste esplicitamente dalla normativa, ma grazie al carattere innovativo della stessa, possono essere ben adattati alle caratteristiche, alle esigenze e agli obiettivi delle singole organizzazioni, rappresentando una cornice di riferimento chiara e personalizzata.

 

Quali sono i riferimenti normativi essenziali?

Per le organizzazioni pubbliche/private che intendono applicare questa modalità, il riferimento normativo è indicato nella Legge n. 81/2017 che regolamenta gli elementi normativi essenziali per instaurare una prassi di Lavoro agile. Per le Pubbliche amministrazioni, cornice di riferimento è inoltre la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3 /2017, recante “Indirizzi per l’attuazione dei commi 1 e 2 dell’art. 14 della legge 7 agosto 2015, n. 124 e linee guida contenenti regole inerenti all’organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti”. Infatti, attuare interventi volti a favorire la promozione della conciliazione dei tempi di vita e lavoro è per le Pubbliche Amministrazioni attuazione di quanto previsto all’interno della Riforma Madia, e nello specifico di quanto indicato nell’art. 14 della legge 7 agosto 2015 n. 124.

Il carattere dello strumento, volto a favorire una maggiore armonia nei tempi di vita e lavoro è stato ulteriormente evidenziato nella Legge n. 145/2018 (c.d. Legge di Bilancio 2019), la quale all’art. 1, comma 486, ha previsto che laddove il datore di lavoro stipuli un accordo per l’esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile, deve dare priorità alle richieste di smart working formulate:

  • dalle lavoratrici nei 3 anni successivi alla conclusione del periodo di congedo obbligatorio di maternità (art. 16 del D.Lgs. n. 151/2001); ai genitori lavoratori con figli in condizioni di disabilità (art. 3, comma 3, della Legge n. 104/1992).

 

Quali sono gli atti fondamentali che occorre predisporre?

Gli atti, essenziali e non, sono di seguito illustrati:

 

A) REGOLAMENTO ATTO ESSENZIALE

 

All’atto della determinazione della volontà di avviare un progetto di “lavoro agile”, è opportuno predisporre un documento rappresentante il testo di disciplina degli istituti lavorativi che saranno interessati da questa nuova modalità di lavoro. Di fatto, il regolamento rappresenta il documento che l’ Amministrazione redige nel rispetto delle norme in vigore nel rapporto di lavoro, compresa la Legge 81/2017 dal quale si potranno evincere diritti e doveri del datore di lavoro e del lavoratore agile per una corretta collaborazione “agile”, ma anche le caratteristiche specifiche della sperimentazione del Lavoro Agile in relazione agli obiettivi generali che l’Amministrazione vuole ottenere (tempi, modalità di accesso, scelta destinatari, governance, utilizzo della tecnologia, criteri di monitoraggio e valutazione, ecc.). Tale Regolamento, emanato con le modalità in essere nell’Amministrazione attraverso un atto interno, dovrà poi essere oggetto di informativa alle OO.SS. ed eventualmente al CUG.

 

B) INFORMATIVA OO.SS. E CUG ATTO ESSENZIALE

 

Seppur non prevista dalla specifica normativa sul Lavoro agile, oltre ad essere un atto necessario ai fini di condividere l’applicazione di una modalità innovativa della gestione del rapporto di lavoro, è inoltre un’ informativa necessaria per il corretto rapporto di relazioni che l’Amministrazione intrattiene con le relative OO.SS.. Consta principalmente di una lettera di trasmissione del Regolamento sopra descritto, racchiudendo la disponibilità a valutare eventuali riflessioni. Di pari tenore è la eventuale comunicazione al CUG, il quale come Comitato paritetico potrebbe essere utile per una migliore condivisione.

 

C) ACCORDO INDIVIDUALE ATTO ESSENZIALE

 

Così come previsto dalla Legge n. 81/2017, l’applicazione della modalità di Lavoro agile, come sarà determinato nel regolamento, sarà stipulato e formalizzato necessariamente in forma scritta dall’Amministrazione e dal lavoratore agile al fine della regolarità amministrativa e della prova.

Così come richiamato nel citato Regolamento, tale atto disciplina l’esecuzione della prestazione lavorativa svolta all’esterno dei classici ambienti di lavoro, anche con riguardo alle forme di esercizio del potere direttivo e disciplinare del datore di lavoro. Individua, altresì, i tempi di contattabilità del lavoratore, nonché le misure tecniche necessarie per garantire il diritto alla disconnessione dello stesso dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro.

Può essere a termine o a tempo indeterminato e deve prevedere il diritto di recesso nelle forme e nei termini previsti dalla legge. Di fatto, integra il contratto di lavoro individuale ed in quanto tale, al fine di rendere la lettura e la comprensione chiara, dovrà essere accompagnato da una informativa ai sensi del TU 81, sulla sicurezza e sarà inoltre oggetto di specifica comunicazione verso l’INAIL.
 

D) INFORMATIVA SULLA SICUREZZA ATTO ESSENZIALE

 

Redatta e sottoscritta unitamente al RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), così come indicato nel Regolamento, deve individuare i rischi generali e specifici ai quali il lavoratore è esposto, in relazione alla prestazione da svolgere e le relative misure di prevenzione e protezione da adottare.

Deve essere consegnata al lavoratore contestualmente alla stipula dell’accordo e aggiornata almeno una volta l’anno.

 

E) COMUNICAZIONE INAL ATTO ESSENZIALE

Lo svolgimento della prestazione di lavoro in modalità agile forma oggetto di comunicazione all’INAIL attraverso le modalità usuali (portale cliclavoro).

Ciò al fine di realizzare un monitoraggio sulla concreta diffusione di tale modalità lavorativa e sui relativi effetti prodotti sul piano assicurativo, anche ai fini di un eventuale aggiornamento dei rischi assicurati.

Gli strumenti disponibili nell’area riservata Piano del Lavoro Agile sono i seguenti

  • Regolamento
  • Informativa OO.SS e CUG
  • Accordo individuale
  • Informativa sulla sicurezza
  • Comunicazione Inail